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Guerra in Ucraina

Ucraina, colpi di artiglieria su un asilo: ferite due maestre, Kiev accusa i separatisti

Le autorità ucraine hanno accusato i filorussi di aver colpito con proiettili di artiglieria un asilo nei pressi di Stanytsia Luhanska, causando il ferimento di due insegnanti.
A cura di Davide Falcioni
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Torna a crescere, come mai prima negli ultimi giorni, la tensione tra Russia e Ucraina. Proprio quando una soluzione diplomatica sembrava a portata di mano hanno iniziato a "parlare le armi" lungo il confine tra i due Paesi: i separatisti appoggiati da Mosca attivi nella regione hanno accusato Kiev di
avere aperto il fuoco quattro volte nelle ultime 24 ore. Di contro, le autorità ucraine hanno accusato i filorussi di aver colpito con proiettili di artiglieria un asilo nei pressi di Stanytsia Luhanska, causando il ferimento di due insegnanti. Già dalla giornata di ieri, le forze armate ucraine avevano denunciato otto violazioni del regime di cessate il fuoco da parte dei separatisti.

Tra le parti in conflitto vi è dunque da ieri un rimpallo di responsabilità. Le immagini satellitari del confine russo-ucraino mostrano che la Russia ha effettivamente ritirato alcune attrezzature militari, ma anche che sono arrivati altri mezzi e che comunque l'esercito di Mosca ha schierati ancora molti soldati e anche materiale vicino alla frontiera. A riferirlo l'agenzia Reuters, che tuttavia precisato di non aver potuto verificare tali circostanze in maniera indipendente; le immagini infatti sono state raccolte da un'azienda privata statunitense, la Maxar Technologies, che segue da settimane cosa sta succedendo al confine ucraino-russo.

Von der Leyen: "Speriamo per il meglio, ma siamo pronti al peggio"

Se dunque ieri sembrava che il dialogo avrebbe prevalso sulle armi oggi la tensione tra Russia e Ucraina è tornata alle stelle. "Speriamo per il meglio ma siamo pronti al peggio", ha dichiarato non a caso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "La diplomazia non ha ancora detto la sua
ultima parola e questo è buono. Abbiamo ancora speranza che la pace prevarrà e apprezzo gli sforzi di tanti leader per l'impegno con entrambe le parti per trovare una soluzione diplomatica". Tuttavia i toni tra i governi di Mosca e Kiev continuano ad essere belligeranti. La Casa Bianca sta continuando ad accusare il Cremlino di mentire; non solo non avrebbe ritirato le truppe, ma avrebbe aggiunto altri settemila militari nei pressi del confine, circostanza che potrebbe dimostrare la possibilità che le forze armate lancino "in qualsiasi momento" un attacco. Non solo: immagini satellitari delle ultime 48 ore mostrano nuove strade e un ponte tattico in costruzione lungo il Pripyat River, un importante fiume in Bielorussia a meno di 6-7 chilometri dalla frontiera ucraina.

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