Turchia, giornata di tensione: bomba e spari a Istanbul, 8 militari uccisi nel Sud Est

Alcuni colpi di arma da fuoco e un boato (molto probabilmente dovuto all’esplosione di una bomba a percussione) sono stati uditi meno di un’ora fa a Istanbul, in una zona molto frequentata dai turisti. Il luogo esatto di quello che sembra un attentato dovrebbe essere l’ingresso del palazzo Dolmabahce, non lontano dagli uffici del premier e tra le principali attrazioni della città. La polizia avrebbe già avuto modo arrestare i due sospettati, che sarebbero stati bloccati nei pressi dell’ambasciata tedesca e trovati in possesso di armi a media gittata (tra cui alcune bombe a mano) e di un ordigno potenzialmente molto pericoloso. Stando alle prime indiscrezioni i due arrestati sarebbero legati allo stesso gruppo terroristico che aveva agito lo scorso 8 agosto nel quartiere Beyoglu della città turca. Al momento non sembrano esserci feriti, ma si attende la comunicazione ufficiale delle autorità turche.
Nella zona sud-orientale della Turchia, nel territorio “conteso” dal Pkk, invece, otto militari turchi sono rimasti uccisi in un attentato: il mezzo sul quale viaggiavano è stato investito in pieno dall’esplosione provocata da un ordigno. Altri scontri sono avvenuti nella provincia del Diyarbakir, con diversi feriti fra i militari turchi (un altro soldato, ferito ieri in uno scontro a fuoco, è morto nelle prime ore di oggi pomeriggio). Dietro queste azioni sembrerebbe esserci il Pkk, anche se sarà necessario attendere una rivendicazione ufficiale o gli sviluppi delle indagini da parte delle autorità turche.