Turchia, espulsa la minorenne italiana sospettata di volersi arruolare nell’Isis

È stata espulsa dalla Turchia ed è tornata a casa la minorenne italiana fermata nei giorni scorsi dalla polizia turca nella provincia meridionale di Adana. Lo indicano all’Ansa fonti locali. La ragazza, con passaporto italiano ma residente in Francia, era stata identificata dagli agenti turchi e trattenuta in un centro di detenzione vicino al confine con la Siria. S.H.,17 anni non ancora compiuti, era sospettata dall'intelligence locale di avere avuto "possibili contatti con ambienti estremisti”. L’ipotesi è che stesse cercando di attraversare la frontiera per unirsi ai terroristi dell'Isis. Non a caso era stata bloccata in una zona considerata strategica per i "foreign fighters" diretti in Siria per unirsi agli jihadisti.
La provincia di Adana dista pochi chilometri dal confine turco-sirano. Sono numerosi gli stranieri che nel recente passato sono stati fermati dalle autorità turche con l'accusa di voler oltrepassare illegalmente la frontiera per unirsi ai jihadisti dello Stato Islamico. Della vicenda dell’italiana se n’è occupato il consolato italiano a Smirne. Anche la Farnesina aveva confermato il fermo. Secondo gli ultimi numeri forniti dal ministero degli Interni sono 81 i "foreign fighters" connazionali entrati nelle file dell’Isis. Tra questi anche la 28enne italiana Maria Giulia Sergio.