Turchia, autobomba davanti a commissariato di polizia, due agenti morti

Nuovo attentato terroristico in Turchia: dopo l'assalto portato da due guerrigliere in un quartiere di Istanbul oggi è stata fatta esplodere un'autobomba nel sud est del paese, nella città di Mardin, di fronte a una stazione della polizia: il bilancio dell'attacco è di due agenti morti e 35 persone ferite. Al momento nessuna organizzazione ha rivendicato l'azione, ma le autorità turche puntano il dito contro il Pkk, il partito dei lavoratori curdo, vittima a sua volta negli ultimi mesi di una spietata repressione da parte del governo di Ankara, con centinaia di vittime anche tra i civili.
Sembrano esserci pochi dubbi invece sulla matrice dell'assalto ad un commissariato di polizia di due giorni fa, quando due donne sono scese da un'automobile a Bayrampasa – sobborgo di Istanbul – ed hanno aperto il fuoco contro la stazione delle forze dell'ordine sparando anche delle granate. In seguito all'attacco si sono rifugiate in un edificio vicino e vi si sono barricate, ma l'immobile è stato circondato dalla polizia. Anche un uomo della sicurezza turca è rimasto ferito negli scontri. L'assedio è durato ore e si è concluso con l'assassinio delle due guerrigliere, entrambe appartenenti al partito rivoluzionario di liberazione del popolo (DHKP-C), un'organizzazione turca di ispirazione marxista-leninista fondata nel 1978 e considerata fuorilegge in Turchia.