Turchia: 15enne stuprata dai cugini, i familiari la uccidono: “Ci ha disonorati rimanendo incinta”

Uccisa dalla famiglia perché rimasta incinta dopo essere stata stuprata dai cugini. E' successo in Turchia a Hasret, una ragazza di appena 15 anni: la vicenda risale a due anni fa ma è venuta alla luce solo in questi giorni dopo una lunga inchiesta della magistratura della città di Batman, sul Mar Nero, teatro della tragedia. Come racconta il quotidiano Hurriyet a violentare la 15enne furono i due cugini Serhildan e Ozcan: lei rimase incinta, ma l'omertà dei due parenti non li fece mai venire allo scoperto come i veri responsabili. Per la famiglia della giovane si trattava dunque di un'onta insopportabile, di un affronto vero e proprio: è così che 12 familiari, fra cui il nonno e la nonna di Hasret, tre zii, tre zie e due cugini, si sono riuniti e hanno deciso di ucciderla per cancellare il disonore. Per i due stupratori, invece, nessuna sanzione, a parte qualche rimprovero.
A quel punto lo zio della 15enne l'ha presa e portata in una cava di sabbia, dove come da accordi con gli altri parenti l'ha strangolata e lasciata sul posto cercando di farne perdere le tracce. La sorte della giovane è rimasta per oltre un anno avvolta nel mistero finché i magistrati non hanno deciso di vederci chiaro: ora i 12 membri del clan sono incriminati per aver istigato all’omicidio e per "omicidio di una donna incinta per motivi tribali". Rischiano la pena dell'ergastolo. Secondo dati resi noti dal ministero della giustizia turco in risposta a una interpellanza parlamentare nel paese si registrano ogni mese 650 casi di abusi su minori.