Trump: “Italia e altri Paesi hanno disperato bisogno di ventilatori”

A causa della pandemia di coronavirus negli Stati Uniti sono morte almeno 18.002 persone, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. I casi confermati sono invece 486.490, bilancio che conferma gli Stati Uniti il Paese più colpito al mondo dal virus. La situazione più drammatica si registra nello stato di New York, dove si scavano anche fosse comuni per i morti, mentre il Wyoming è l'unico degli stati americani dove al momento non si registrano ancora vittime di Covid-19. Il presidente Donald Trump, in un messaggio per Pasqua alla nazione, ha parlato di “una battaglia che non ha precedenti con un nemico invisibile" e ha ringraziato le persone in prima linea contro il virus.
Trump vuole riaprire gli Stati Uniti il prima possibile
L’inquilino della Casa Bianca ha anche ammesso che il suo desiderio è quello di far ripartire l’economia al più presto, e quindi riaprire gli Stati Uniti quanto prima, ma ha detto che ascolterà i suoi esperti prima di prendere una decisione. “Dovrò prendere una decisione e spero solo in Dio che sia la decisione giusta. Ma direi senza dubbio, è la decisione più grande che abbia mai dovuto prendere", ha detto Trump nel briefing sul coronavirus. Il presidente americano annuncerà inoltre la creazione di un consiglio consultivo di medici e uomini d'affari che raccomanderanno al governo i tempi per la riapertura. Si riuniranno in teleconferenza per evitare rischi connessi agli spostamenti. Ha precisato anche che sulla riapertura "sto guardano a quello che accade negli altri paesi, quello che fanno, cosa succede".
Trump: "Italia e altri Paesi hanno bisogno di ventilatori, li invieremo"
Ha quindi parlato degli altri Paesi, come il nostro, impegnati a combattere l’epidemia. "L'Italia, la Spagna hanno disperato bisogno di ventilatori", ha detto durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, sottolineando che anche la Francia, la Germania, il Messico hanno bisogno di ventilatori polmonari e affermando che gli Stati Uniti ne stanno producendo per il proprio bisogno e saranno in grado di inviarli in altri Paesi. "Molti Paesi non sono nella posizione" di produrre i ventilatori polmonari, ha detto ancora sottolineando che gli Usa hanno aziende come la Ford, la General Motor che li sta producendo. "In un momento non lontano aiuteremo gli altri Paesi", ha aggiunto.