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Trump dice che Netanyahu è “un eroe di guerra”: per il diritto internazionale è un criminale da arrestare

Donald Trump confonde un criminale di guerra per un eroe di guerra: esalta il suo alleato israeliano, Benjamin Netanyahu, ma dimentica che nei suoi confronti pende un mandato d’arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra.
A cura di Annalisa Girardi
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Sul premier israeliano Benjamin Netanyahu pende un mandato d'arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra, eppure secondo Donald Trump il suo alleato è piuttosto un eroe di guerra. "È un eroe di guerra, perché lavoriamo insieme. È un eroe di guerra. Credo di esserlo anch'io. A nessuno importa, ma lo sono anch'io. Voglio dire, ho mandato quegli aerei", ha detto ieri il presidente statunitense durante un'intervista al programma radiofonico The Mark Levin Show. Nonostante le decine di migliaia di vittime civili a Gaza, nonostante il blocco degli aiuti umanitari che sta affamando la popolazione palestinese , nonostante gli sfollamenti forzati, secondo Trump il premier israeliano è "un brav'uomo", che "sta combattendo" la sua guerra contro Hamas.

E, appunto, lo ha definito un eroe di guerra, come lui stesso. Perché Trump dovrebbe essere considerato un eroe di guerra non è troppo chiaro, ma invece è chiarissimo cosa sia Netanyahu: un criminale di guerra. A dirlo è la Corte penale internazionale, il tribunale nato a Roma nel 1998 con il compito di giudicare i crimini internazionali più gravi, cioè i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra, il genocidio e il crimine di aggressione. Gli Stati Uniti non riconoscono questo organismo, a differenza però di altri 125 Paesi, compresa l'Italia e tutti gli europei.

A dicembre 2024 la Cpi ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di  Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, l’ex ministro della Difesa. Le accuse sono quelle di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Nei mandati di arresto la Corte ha spiegato di aver riscontrato fondati motivi per ritenere che Netanyahu e Gallant siano responsabili di crimini di guerra per aver usato la fame come metodo di guerra e per aver creato – con il blocco di cibo, acqua, elettricità e medicine – delle condizioni intenzionalmente volte a provocare la morte della popolazione civile. I giudici internazionali hanno anche detto che ci sono i presupposti per perseguire penalmente Netanyahu e Gallant anche per crimini contro l’umanità, in quanto la popolazione civile a Gaza, a causa della condotta del governo israeliano, si è vista privare di diritti fondamentali come la vita e la salute. Non solo: tutto questo sarebbe avvenuto per motivi politici e nazionali, e di conseguenza i crimini contro la popolazione di Gaza sono identificabili come una persecuzione.

Insomma, più che un eroe di guerra, Netanyahu è un criminale di guerra.

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