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Tifone in Giappone: evacuate 400mila persone, allarme a Fukushima

Allerta speciale in Giappone per il tifone Man-yiche ha già causato gravi danni e feriti. Si teme per la centrale nucleare di Fukushima dove sono state avviate misure straordinarie.
A cura di Antonio Palma
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Paura e angoscia in Giappone dove un violento tifone si è abbattuto sul paese attraversandolo da sud verso nord con un carico di piogge torrenziali senza precedenti e venti fino a 160 chilometri all'ora. Le autorità locali a causa dei pericoli del tifone Man-yi hanno provveduto ad evacuare circa 400mila persone, soprattutto nei sobborghi di Kyoto, mentre i media locali parlano di decine di feriti e almeno quattro persone disperse. In particolare la Japan Meteorological Agency (Jma) ha lanciato un messaggio di "allerta speciale" in diverse regioni del Paese asiatico dove si segnalano gravi danni ad abitazioni ed infrastrutture. Sempre secondo la Jma, le precipitazioni nelle 48 ore fino a lunedì mattina hanno raggiunto circa 300 millimetri in alcune parti della città di Kyoto e della città di Otsu, superando addirittura la media mensile di settembre.

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Il pericolo però ora viene dalla disastrata centrale nucleare di Fukushima e per la sua sicurezza messa già a dura prova. I lavoratori dell'impianto si stanno preparando da giorni per l'arrivo della tempesta tropicale aumentando i controlli per evitare che l'acqua contaminata si sversi all'esterno. La Tepco, la società che gestisce lata centrale nucleare di Fukushima ha già annunciato di aver preso misure urgenti per eliminare l'acqua piovana accumulatasi nell'impianto per il tifone che sta percorrendo in queste ore il Giappone. Le intense piogge infatti hanno causato una rapida crescita del livello dell'acqua in varie aree della centrale dove vi sono serbatoi di stoccaggio dell'acqua radioattiva.

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