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Studentesse frustate dai telebani perché cercano di entrare all’università senza il burqa

Le università pubbliche hanno riaperto per le studentesse a febbraio – quasi sei mesi dopo che i talebani hanno preso il controllo del Paese – ma con regole di abbigliamento rigorose e insegnamento differenziato per uomini e donne.
A cura di Antonio Palma
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Giovani studentensse frustate davanti alla propria università solo perché protestavano davanti ai cancelli chiusi per poter entrare anche senza il burqa. È accaduto all'Università di Badakhshan, a Fayzabad, nel nord-est dell'Afghanistan dopo che il regime teocratico dei talebani ha introdotto norme sempre più severe per le donne nella provincia di Badakhshan e che di fatto hanno escluso le giovani dalle università se non indossano il Burqa.

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La scena, avvenuta la settimana scorsa, è stata ripresa in un video pubblicato poi sui social.  Il filmato mostra le studentesse afghane con in mano libri e altro materiale scolastico che protestano davanti ai cancelli chiusi mentre i maschi vengono fatti entrare nel campus. Le ragazze infine vengono frustate da un agente del ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio che le insegue per picchiarle.

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Le studentesse della Badakhshan University hanno affermato di essere state picchiate da funzionari talebani per aver indossato l'hijab – il velo – invece del burka. Per le studentesse è solo l’ultimo passo indietro del regime che tre mesi fa ha reintrodotto misure più stringenti  sul modo di vestirsi che colpiscono in particolare le donne e che a Badakhshan, in particolare nella capitale Faizabad, si è rivelato in tutta la sua gravità sulle studentesse non ammesse all'università.

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Le università pubbliche hanno riaperto per le studentesse a febbraio – quasi sei mesi dopo che i talebani hanno preso il controllo del Paese – ma con regole di abbigliamento rigorose e insegnamento differenziato per uomini e donne.

Da allora le studentesse denunciano comportamenti sempre più gravi. Una studente, Samia, ha rivelato: "Siamo state fermate mentre andavamo all'università e ci hanno persino controllato le unghie. Volevano schiaffeggiare una studentessa per aver indossato lo smalto, ma la ragazza è scappata. Hanno chiamato al checkpoint successivo per catturarla e punirla”.

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