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Sparatoria a Philadelphia in un parco, due morti e almeno nove feriti: tre sono adolescenti

Sarebbero un uomo e una donna i due morti nella sparatoria avvenuta al Fairmount Park di Philadelphia, non sono state rese ancora note le loro identità. Nove i feriti nello scontro a fuoco, tra cui tre minori in età adolescenziale, trasportati in ospedale e in condizioni stabili. Da chiarire le cause.
A cura di Davide Falcioni
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Nuova sparatoria di massa negli Stati Uniti, questa volta nel cuore di Philadelphia a Fairmount Park: due morti e nove feriti, tra cui tre adolescenti di 15, 16 e 17 anni, questo il bilancio attuale del conflitto a fuoco, avvenuto lunedì sera nel parco durante i tradizionali barbecue del Memorial Day. Stando alle prime dichiarazioni di polizia della città di Philadelphia un individuo ha aperto il fuoco sulla folla uccidendo due persone, un uomo e una donna, e ferendo almeno altre nove persone. Sono ancora da chiarire le cause

Al momento non sono stati effettuati arresti e non sono state recuperate armi sulla scena. Gli investigatori non hanno ancora diffuso informazioni riguardanti possibili sospetti. Fairmount Park è stato immediatamente chiuso al pubblico nella notte di lunedì per permettere alle autorità di condurre le indagini.

Appena due giorni prima, nella serata di sabato, sette persone sono rimaste ferite in una sparatoria di massa che ha coinvolto alcuni minorenni in un parco di Jackson, nel Tennessee.

Studio rivela che un americano su 15 ha assistito a una sparatoria di massa

Un'allarmante ricerca condotta a marzo dall’Università del Colorado a Boulder rivela che uno statunitense su 15 ha assistito a una sparatoria di massa nel corso della propria vita. Lo studio mette in luce la diffusione capillare e le conseguenze devastanti della violenza armata negli Stati Uniti, un fenomeno che si è intensificato negli ultimi decenni.

Secondo i dati, circa il 7% degli adulti americani ha dichiarato di essere stato fisicamente presente sul luogo di una sparatoria di massa, mentre oltre il 2% ha riportato ferite durante questi eventi, incluse non solo le ferite da arma da fuoco, ma anche lesioni provocate da schegge, calpestamenti durante la fuga o traumi subiti nel tentativo di mettersi al riparo.

"Lo studio conferma che le sparatorie di massa non sono episodi rari o isolati, ma una realtà che coinvolge direttamente una parte significativa della popolazione americana, lasciando segni profondi sia sul piano fisico che su quello psicologico", ha dichiarato David Pyrooz, professore di sociologia e criminologo presso l’Istituto di Scienze Comportamentali dell’Università del Colorado. "I dati sottolineano anche l’urgente necessità di politiche di prevenzione e di sostegno alle persone colpite".

La ricerca si basa su un’indagine condotta su un campione rappresentativo di 10.000 adulti statunitensi. Ai partecipanti è stato chiesto se fossero mai stati “fisicamente presenti” nel luogo di una sparatoria di massa, definita come un evento in cui quattro o più persone sono state colpite con armi da fuoco in uno spazio pubblico.

Dal 2014, negli Stati Uniti sono state registrate quasi 5.000 sparatorie di massa, con una media di oltre 500 incidenti l’anno a partire dal 2020, secondo i dati del Gun Violence Archive.

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