Presidenza Trump

Show di Trump nello Studio Ovale, riceve il presidente sudafricano e lo accusa: “Uccidete i bianchi”

Nello Studio Ovale si è consumato un nuovo scontro, dopo quello che aveva coinvolto il presidente ucraino Zelensky. Il duello questa volta è tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e l’omologo sudafricano, Cyril Ramaphosa, sulle accuse di un presunto ‘genocidio bianco’ ai danni degli agricoltori di origine europea nel Paese africano.
A cura di Annalisa Cangemi
447 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Un altro incontro con i fuochi d'artificio si è tenuto oggi nello Studio Ovale alla Casa Bianca. Il presidente americano Donald Trump ha ricevuto il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, e lo ha messo alle strette, così come aveva fatto con il presidente ucraino Zelensky, a cui aveva riservato un trattamento molto aggressivo. Uno scambio molto acceso tra i due, a favore di telecamere.

In un primo momento i due leader hanno ribadito l'importanza di rafforzare la collaborazione tra i due Paesi, con Ramaphosa che ha sostenuto come Stati Uniti e Sudafrica facciano "affidamento l'uno sull'altro". Il tycoon ha aperto il suo intervento sostenendo che Ramaphosa "è un uomo che , in alcuni ambienti è certamente molto rispettato", mentre il leader sudafricano ha ribadito che essere alla Casa Bianca è "una vera gioia", affermando di sperare in maggiori scambi commerciali con "la ben più grande economia americana". Poi il clima del bilaterale è cambiato.

Cosa è successo nello Studio Ovale: lo scontro tra Trump e Ramaphosa

Il presidente Trump ha accusato il suo ospite, dicendo che nel paese africano gli agricoltori bianchi vengono espropriati delle loro terre e uccisi. Ramaphosa ha reagito rivendicando il diritto del governo sudafricano di effettuare espropri per la pubblica utilità, anche alla luce del passato. "Abbiamo centinaia di persone, migliaia di persone che cercano di entrare nel nostro Paese perché temono di essere uccise e che le loro terre vengano confiscate. E voi avete leggi che sono state approvate e che vi danno il diritto di confiscare le terre senza alcun pagamento. Potete togliere la terra senza alcun pagamento", ha detto Trump, puntando il dito contro il presidente sudafricano.

Ramaphosa ha cercato di mantenere la calma: "Voglio chiarirlo. Perché noi abbiamo una costituzione. La nostra costituzione garantisce e protegge la sacralità della proprietà fondiaria. E quella costituzione protegge tutti i sudafricani per quanto riguarda la proprietà della terra. Tuttavia, diciamo anche che, poiché dobbiamo fare i conti con il passato, il governo, come anche il vostro governo, ha il diritto di espropriare terre per uso pubblico", ha detto il presidente sudafricano.

Trump quindi l'ha incalzato: "Voi state togliendo la terra alle persone. E quelle persone, in molti casi, vengono giustiziate. Vengono giustiziate. E capita che siano bianche. E la maggior parte di loro sono agricoltori. Ed è una situazione difficile. Non so come la spieghiate. Come la spiegate? Stanno togliendo la terra alle persone. E in molti casi, quelle persone vengono giustiziate. E in molti casi, non è il governo a farlo. Sono persone che li uccidono e poi si prendono la loro terra".

Trump, spiazzando totalmente il suo interlocutore, gli ha chiesto conto di tali accuse, dando ordine al suo staff di abbassare le luci nello Studio Ovale e di riprodurre un video su una televisione che è stata portata nella stanza, un filmato che mostrerebbe sudafricani neri discutere della questione e immagini che, secondo il presidente Usa, mostrerebbero siti dove sarebbero sepolti i bianchi uccisi. "Vengono uccisi, famiglie intere, di solito sono agricoltori bianchi, e stanno scappando dal Sudafrica, ed è una cosa molto triste da vedere", ha detto Trump al suo ospite, "ma spero che potremo avere una spiegazione".

Le immagini riprodotte nel video raffiguravano un leader del partito di opposizione che grida "uccidi il boero". Il presidente sudafricano ha ribadito che "questa non è la politica del governo", ribadendo che l'attuale amministrazione è "completamente contraria alle immagini mostrate nel video", ma Trump è apparso dubbioso in merito a questa affermazione.

All'interno dello Studio Ovale era presente anche il patron di Tesla Elon Musk, immigrato dal Sudafrica, e durante l'incontro teso il presidente americano ha dichiarato di avere tanti amici in quel Paese: "Elon è del Sudafrica", ha affermato Trump, lasciando intendere che coinvolgere Musk nelle relazioni tra Stati Uniti e Sudafrica potrebbe causare ulteriori controversie: "Non voglio coinvolgere Elon – ha ribadito -. Non voglio parlargliene. Non credo sia giusto nei suoi confronti".

Nel corso dell'incontro il tycoon si è anche rivolto in modo critico nei confronti di un giornalista di Nbc, che ha fatto una domanda in merito alla donazione del Boeing 747 da parte del Qatar in sostituzione dell'attuale Air Force One. L'annuncio da parte del Pentagono dell'accettazione formale del dono è arrivato proprio durante l'incontro fra Trump e il presidente sudafricano. A questo proposito il giornalista ha chiesto spiegazioni, subito dopo che lo staff della Casa bianca aveva mostrato il video sulle accuse di persecuzione contro i contadini bianchi in Sudafrica: "Cosa c'entra questo con il jet del Qatar? Sei un pessimo giornalista", gli ha risposto Trump.

Mentre l'incontro nello Studio Ovale tra i due leader era ancora in corso, la Casa Bianca ha riproposto il video mostrato nello Studio Ovale anche sui social. La Casa Bianca ha pubblicato il video su X con il titolo "Appena mostrato nello Studio Ovale: Prova di persecuzione in Sudafrica".

447 CONDIVISIONI
151 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views