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Scontri in Egitto tra sostenitori e oppositori di Morsi: due morti e 70 feriti

Data alle fiamme la sede ad Alessandria dei Fratelli musulmani dopo che un loro militante aveva sparato sui dimostranti che protestano contro Morsi. Una delle due vittime è un cittadino americano.
A cura di Biagio Chiariello
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Update 21.30- Un cittadino americano ucciso durante gli scontri – Un americano è stato ucciso oggi durante gli scontri in Egitto. Lo ha detto alla Reuters, un alto funzionario della sicurezza ad Alessandria d'Egitto, il generale Amin Ezzeddin. L'uomo stava scattando delle foto con il suo telefono cellulare nei pressi della sede dei Fratelli Musulmani, quando è stato colpito con un coltellata al petto dai manifestanti. E' morto dopo essere stato ricoverato in un ospedale militare.

Riesplode la violenza in Egitto. L'area nei pressi della sede dei Fratelli musulmani a Sidi Gaber, il quartiere di Alessandria d'Egitto, è da ore teatro degli scontri fra sostenitori e oppositori del presidente egiziano, l'islamista Mohamed Morsi. Le fonti locali riferiscono che qualcuno dalla parte degli islamisti ha aperto il fuoco con fucili a pallini sui manifestanti e le due parti hanno cominciato a scontrarsi. Il bilancio provvisorio è di almeno 1 morto e 70 feriti. Lo scrive il website dell'agenzia Mena, citando fonti mediche e spiegando che ancora non è possibile sapere a quale campo appartenesse la vittima, freddata da colpi di arma da fuoco. Il sito web del giornale al-Ahram scrive poi che le "forze di sicurezza" hanno lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti nel tentativo di porre fine ai disordini. Negli stessi istanti Al Jazira ha mostrato le immagini di un incendio nell'edificio che ospita la sede della Fratellanza, mentre i manifestanti scandivano lo slogan "Abbasso il regno della ‘guida' "(della Fratellanza ndr).

Scontri che alimentano il timore che la manifestazione indetta per chiedere le dimissioni del Presidente possa sfociare in ulteriori violenze. Gli organizzatori della campagna intitolata ‘Tamarod' (ribellione in arabo) hanno fatto sapere di aver raccolto finora oltre 15 milioni di firme a sostegno della richiesta delle dimissioni di Morsi e di elezioni anticipate. La frangia dei movimenti riformisti, liberali e laici sostiene che Morsi abbia tradito lo spirito della rivoluzione che due anni fa aveva portato alle dimissioni di Mubarak. Dalla parte del Presidente ci sono gli islamisti e i simpatizzanti del movimento dei Fratelli Musulmani, di cui il partito Giustizia e Libertà di Morsi è l’ala politica.

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