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Guerra in Ucraina

Scontri all’acciaieria Azovstal di Mariupol, Putin: “Sì a corridoi ma combattenti si arrendano”

Continua l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol dove sarebbero ancora 200 i civili nascosti. Putin dà ok per corridoi ma chiede la resa della resistenza ucraina.
A cura di Chiara Ammendola
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Nonostante Mosca abbia già dichiarato vittoria i bombardamenti all'acciaieria Azovstal di Mariupol continuano mentre si tenta di evacuare i tanti civili che nelle scorse settimane hanno trovato rifugio dopo che la cittadina ucraina è stata praticamente rasa al suolo. Quest'oggi dovrebbe aprirsi un nuovo corridoio per permettere l'evacuazione di donne e bambini così come annunciato anche dall'ONU mentre le truppe ucraine continuano la difesa del grande sito industriale.

Il presidente ucraino Zelensky nel suo consueto discorso alla nazionale ha parlato di un vero e proprio inferno a Mariupol e nelle acciaierie dove ci sono ancora tanti civili nascosti, si parla di almeno 200 persone, e dove il numero dei feriti tra le fila della resistenza ucraina continua ad aumentare. Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che si dovrebbe fare di tutto per "portare le persone fuori da questi cunicoli infernali" mentre Putin ha confermato che i militari di Mosca sono pronti a far uscire tutti civili ancora nascosti a patto che le truppe ucraino si arrendano. Il presidente russo ha anche negato qualsiasi tipo di assalto armato all'interno del sito industriale e ha confermato un cessate il fuoco di tre giorni, iniziato ieri, proprio per permettere ai civili di essere evacuati.

Il battaglione Azov, marines, polizia e guardie di frontiera compongono la resistenza dell'acciaieria oggetto dei bombardamenti russi ormai da diversi giorni. Il sito industriale, progettato durante la Guerra Fredda per fungere da bunker nucleare e dotato di una rete di tunnel sotterranei, è la "priorità numero uno" per la leadership politica e militare dell'Ucraina poiché oltre ad essere un punto chiave a livello commerciale, è anche l'ultimo presidio della resistenza ucraina nella città portuale dove Putin ha intenzione di tenere una parata in occasione delle commemorazioni del Giorno della Vittoria del 9 maggio. Intanto secondo l’intelligence britannica "mentre la resistenza ucraina continua ad Azovstal, le perdite russe stanno frustrando i piani operativi russi nel Donbass meridionale".

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