video suggerito
video suggerito

Sconosciuta si offre di calmare bimbo in lacrime in aeroporto, poi lo stringe e va via: “È mio figlio”

La donna si era offerta di calmare un bimbo di 4 anni in lacrime che la mamma non riusciva a tranquillizzare all’aeroporto di Miami ma poi ha stretto il piccolo tra le braccia cercando di allontanarsi dicendo “È mio figlio”. Bloccata e arrestata.
A cura di Antonio Palma
1.043 CONDIVISIONI
Immagine

Caos all'aeroporto di Miami, in Usa, dove una donna che si era offerta di calmare un bimbo di 4 anni in lacrime che la mamma non riusciva a tranquillizzare,  poi ha stretto il piccolo tra le braccia cercando di allontanarsi dicendo "È mio figlio". L'assurda scena martedì mattina quando, solo grazie all'intervento dei passanti, alla donna è stato strappato via il piccolo per riconsegnarlo alla legittima madre. La 23enne è stata quindi arrestata e accusata di aggressione e sottrazione di minore, secondo l'ufficio dello sceriffo.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, la 23enne avrebbe avvicinato la madre in fila al check in all'aeroporto internazionale di Miami, offrendosi di aiutarla a calmare il figlioletto di 4 anni che era in lacrime e sembrava inconsolabile. La mamma ha accettato volentieri, visti i modi gentili della donna, ma dopo aver preso in braccio il piccolo, la 23enne pian piano si è allontanata dalla fila e dalla madre del minore facendo scattare l'allarme.

La madre quindi ha mollato tutto e l'ha seguita chiedendole di restituirle il bambino. A questo punto la scena assurda: la donna si è rifiutata stringendo il bambino a sé e affermando: "No, questo è mio figlio". Secondo il rapporto di polizia, ha avvolto le gambe e le braccia attorno al bambino per impedirgli di muoversi, ha spinto via la madre del bambino che cercava di riprenderlo e infine ha afferrato una gamba del minore rifiutandosi di lasciarlo andare.

Alla scena aveva assistito un testimone che ha deciso di intervenire subito: nel trambusto ha afferrato il bambino e si è diretto dietro un bancone ma la 23enne lo ha inseguito urlando di restituirgli il "suo bambino". A questo punto è scattato l'intervento degli agenti di sicurezza dello scalo e la donna si è data alla fuga.

La 23enne è stata successivamente arrestata dalla polizia e ha riferito di averlo fatto solo perché glielo aveva detto Dio ma di non ricordare cosa fosse successo. Al momento dell'arresto non era sotto l'effetto né di droghe né di alcol.

1.043 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views