video suggerito
video suggerito

“Schengen militare”: UE punta a creare spazio europeo per movimenti rapidi di truppe e mezzi entro il 2027

La Commissione europea e l’Alto Rappresentante hanno presentato un nuovo pacchetto per la mobilità militare e la EU Defence Industry Transformation Roadmap: entro il 2027 corridoi e infrastrutture per spostamenti rapidi e sicuri di truppe e mezzi in tutto il continente.
A cura di Biagio Chiariello
0 CONDIVISIONI
Immagine

La Commissione europea, con i commissari Henna Virkkunen, Andrius Kubilius, Apostolos Tzitzikostas e l’Alta rappresentante Kaja Kallas, ha presentato il nuovo pacchetto per la mobilità militare dell’UE e la EU Defence Industry Transformation Roadmap. L’obiettivo è chiaro: creare entro il 2027 un vero e proprio “Schengen militare”, uno spazio europeo in grado di garantire il movimento rapido, sicuro e coordinato di truppe e mezzi in tutto il continente, sia in tempo di pace sia in situazioni di crisi.

Il pacchetto introduce il primo quadro normativo europeo armonizzato per la mobilità militare, con tempi massimi di autorizzazione fissati a tre giorni e formalità doganali semplificate. È previsto anche l’European Military Mobility Enhanced Response System (EMERS), un sistema di risposta rapida che garantisce accesso prioritario alle infrastrutture e procedure accelerate per le forze impegnate in missioni Ue o NATO. Parallelamente, la Commissione punta a rafforzare infrastrutture chiave come ponti, tunnel, porti, aeroporti e binari ferroviari, adattandoli a standard dual-use e aumentando la resilienza in termini di cybersicurezza ed energia.

Cosa prevede il nuovo pacchetto per la mobilità militare dell’UE

Il pacchetto prevede nuovi strumenti per la condivisione delle capacità tra Stati membri, tra cui un Solidarity Pool e la possibile creazione di un Military Mobility Digital Information System. La governance della mobilità militare sarà rafforzata attraverso un Military Mobility Transport Group e il comitato TEN-T, che guideranno l’attuazione delle iniziative, monitoreranno la prontezza e coordineranno gli interventi in caso di crisi.

Secondo Kaja Kallas, Alta rappresentante per gli affari esteri, “il rapido movimento delle forze armate europee è essenziale per la difesa dell’Europa. Più velocemente possiamo spostare truppe e mezzi, più forte sarà la deterrenza e la capacità di risposta. Le infrastrutture devono essere pronte: se un ponte non regge un carro armato da 60 tonnellate o una pista è troppo corta per un aereo da trasporto, il sistema non funziona”.

Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha aggiunto che la Commissione vuole costruire un’Europa resiliente, capace di rispondere alle minacce in rapida evoluzione e di sfruttare le nuove tecnologie come droni, sistemi quantistici, applicazioni spaziali e intelligenza artificiale.

Modernizzare l'industria della difesa europea

In parallelo, la EU Defence Industry Transformation Roadmap mira a modernizzare l’industria della difesa europea, promuovendo l’innovazione e l’integrazione con le tecnologie deep tech. La roadmap sostiene investimenti in startup e PMI innovative, accelera lo sviluppo tecnologico e rafforza le capacità produttive dell’industria, creando ecosistemi di difesa più solidi e pronti ad affrontare le guerre del futuro.

Il commissario alla Difesa, Andrius Kubilius, ha sottolineato come la trasformazione industriale sia fondamentale per garantire prontezza, deterrenza e capacità operative credibili. L’iniziativa prevede un fondo da 1 miliardo di dollari, in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti, per sostenere nuove imprese e rafforzare l’intera filiera della difesa europea.

Secondo Apostolos Tzitzikostas, commissario ai Trasporti, la Commissione ha identificato quattro corridoi principali e cinquecento hotspot da potenziare, stimando investimenti complessivi per circa 100 miliardi di euro. Lavori mirati includono l’allargamento di tunnel, il rinforzo dei ponti, l’ampliamento di porti e aeroporti, con l’obiettivo di facilitare movimenti rapidi e sicuri di uomini e mezzi.

Prepararsi al futuro senza duplicare la NATO

La Commissione europea chiarisce che queste iniziative non duplicano gli sforzi della NATO, ma li rafforzano, offrendo maggiore interoperabilità e rapidità di risposta. Il nuovo pacchetto punta a migliorare la prontezza operativa, la solidarietà e la resilienza dell’Unione, estendendo la capacità di mobilità militare fino all’Ucraina, come previsto nel Libro Bianco sulla Difesa.

Kallas ha definito la mobilità militare come una “polizza assicurativa fondamentale”: non si spera di doverla mai utilizzare a pieno regime, ma averla pronta garantisce una difesa e una deterrenza più credibili. Il pacchetto sarà ora sottoposto al Consiglio e al Parlamento europeo, mentre le azioni della roadmap saranno avviate immediatamente, rafforzando la cooperazione e la preparazione degli Stati membri in un contesto di minacce sempre più complesse e tecnologicamente avanzate.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views