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Covid 19

Rohingya, orrore senza fine: in 15mila in quarantena e atrocità nei villaggi

Nella provincia di Cox’s Bazar, in Bangladesh, vivono circa un milione di rohingya, scappati dal Myanmar dopo decenni di violenze e persecuzioni. In 15.000 circa ora sono in quarantena nei campi profughi del Paese, dove sono stati rilevati una ventina di casi di Covid-19. Vivono in condizioni di estrema povertà all’interno delle baracche affollate.
A cura di Susanna Picone
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La pandemia di coronavirus si sta espandendo, con estrema violenza, nei Paesi e nei continenti più poveri del pianeta. E fa paura quello che potrebbe succedere in uno dei più grandi campi profughi al mondo, quello di Cox’s Bazar, in Bangladesh. Ad oggi circa 15.000 rohingya sono in quarantena nei campi profughi del Paese, dove sono stati rilevati 25 casi di Covid-19 secondo quanto hanno reso noto le autorità locali. Gli epidemiologi temono fortemente lo scoppio dell’epidemia nei campi di Rohingya nel sud del paese. Quasi un milione di persone appartenenti a questa minoranza musulmana fuggita dalla persecuzione nella vicina Birmania vive in condizioni di estrema povertà in baracche affollate. La fase più violenta della persecuzione dei rohingya in Myanmar iniziò tre anni fa, quando l’esercito birmano cominciò una serie di operazioni militari che portarono all’uccisione di moltissime persone. Centinaia di migliaia di persone scapparono nel vicino Bangladesh, dove vivono ancora oggi in campi profughi per lo più improvvisati. La situazione di questi campi è peggiorata ulteriormente con l’epidemia da coronavirus.

Collocati in centri di isolamento e in quarantena con le famiglie

"Nessuna delle persone infette si trova in condizioni critiche. La maggior parte di loro ha pochissimi sintomi. Tuttavia, li abbiamo collocati in centri di isolamento e messo in quarantena le loro famiglie", ha spiegato Toha Bhuiyan, un funzionario sanitario del distretto di Cox's Bazar. Quasi 15.000 rohingya sono confinati nelle loro case in tre aree dei campi. Gran parte della contaminazione proviene da Kutupalong, il più grande campo profughi del mondo, che ospita 600.000 persone.

La pandemia di coronavirus in Bangladesh

Nella giornata di ieri il Bangladesh ha registrato un nuovo record di casi di coronavirus, con 1.975 persone in più dichiarate positive per complessive 36.751. I morti sono 522, i guariti circa 7.500. I primi casi nei campi di Rohingya sono stati rilevati a metà maggio. "Ora che il virus è entrato nel più grande insediamento di rifugiati del mondo a Cox’s Bazar, stiamo assistendo alla possibilità molto reale che migliaia di persone possano morire a causa del Covid-19", aveva avvertito nei giorni scorsi Shamim Jahan, direttore sanitario di Save the Children in Bangladesh, secondo cui questa pandemia "potrebbe riportare il Bangladesh indietro di decenni".

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