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Guerra in Ucraina

Riprendono oggi i negoziati tra Russia e Ucraina: l’incontro sarà in videoconferenza

Riprendono nella giornata di oggi martedì 15 marzo i negoziati tra Russia e Ucraina. L’incontro tra le due delegazioni si svolgerà in videoconferenza. Le nuove trattative arrivano subito dopo il bombardamento del centro di Kiev avvenuto durante la notte.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Riprendono nella giornata di oggi i negoziati tra Russia e Ucraina. All'alba del ventesimo giorno di invasione, le due parti si siedono nuovamente per instaurare un dialogo dopo i bombardamenti che durante la notte hanno colpito Kiev. Secondo i media ucraini, la capitale è stata colpita da alcuni missili balistici ma è ancora sotto il controllo ucraino. Le truppe russe infatti si troverebbero ancora a 15 km dalla capitale. Un edificio residenziale è stato distrutto dai bombardamenti.

Il presidente ucraino Zelensky ha registrato un nuovo videomessaggio, questa volta indirizzato alle truppe russe. Ai militari ha chiesto la resa. "So che volete sopravvivere, sento quello che vi dite nelle intercettazioni telefoniche – ha sottolineato il presidente -. Arrendetevi alle nostre forze armate e vi garantisco che sarete trattati umanamente". Un nuovo round di trattative si svolgerà in videoconferenza dopo i diversi incontri tra le due delegazioni avvenuti in Bielorussia. Il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky ha fatto sapere che i dialoghi proseguono ogni giorno in formato video per "risparmiare tempo e denaro".

I colloqui in corso sarebbero "difficili" secondo quanto affermato dal presidente ucraino Zelensky. Un tentativo di mediazione potrebbe essere portato avanti da Pechino, che si è proposta come ago della bilancia nel tentativo di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco. Israele dall'altra parte ha provato a mediare con il presidente Vladimir Putin: il primo ministro Naftali Bennett ha informato l'omologo russo delle sue conversazioni con gli altri leader mondiali e ha cercato di convincerlo a deporre le armi. Putin ha ribadito invece di voler portare avanti la propria offensiva.

Nei precedenti round le due parti non sono mai riuscite a raggiungere un'intesa per il cessate il fuoco. Alcune tregue temporanee sono state stabilite nel tentativo di portare i civili fuori dal Paese, ma diverse volte sono fallite a causa di nuovi attacchi sui corridoi umanitari. In quelle occasioni, Russia e Ucraina hanno fatto rimbalzare da una parte all'altra la colpa dell'offensiva contro i civili.

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