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Covid 19

Restrizioni anti Covid in tutto il mondo in vista di Natale e Capodanno: le misure Paese per Paese

Come sarà il Natale nel mondo al tempo della pandemia di Coronavirus? Mentre in Italia il governo valuta se rendere tutto il Paese zona rossa o arancione e in Germania e Olanda sta per partire un nuovo lockdown totale, a New York ci si prepara ad un eventuale shutdown generalizzato e in Israele si continua con il blocco notturno: ecco tutte le misure previste.
A cura di Ida Artiaco
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Lockdown, shutdown, coprifuoco e bolle domestiche. In tutto il mondo è corsa contro il tempo per evitare che le prossime feste di Natale e Capodanno si trasformino in un incubo, dando inizio ad una nuova ondata della pandemia di Coronavirus. Mentre in Italia il governo valuta se rendere o meno tutta la Penisola zona rossa o arancione con le rispettive misure, anche in Europa e nel resto del mondo verranno introdotti già nei prossimi giorni nuovi provvedimenti restrittivi per fermare la diffusione del contagio e scongiurare una nuova impennata di casi che potrebbero mettere a rischio l'inizio delle campagne vaccinali. Ecco, allora, tutte le misure Paese per Paese.

Non solo Germania, tutti i lockdown in Europa

Misure stringenti prima e dopo il Natale in Europa. Non solo in Germania da domani, mercoledì 16 dicembre, comincerà un periodo di lockdown più duro, con la chiusura di scuole e negozi al dettaglio, ma anche in Olanda ci sarà il blocco totale delle attività per cinque settimane per frenare l'avanzata del virus. Zona rossa anche a Londra dal 16 al 23 dicembre, dopodiché ci sarà un allentamento delle restrizioni fino al 27 dicembre per permettere alle famiglie, riunite nelle cosiddette Christmas Bubble, o bolle domestiche, di festeggiare il Natale. In Francia e in Spagna ci sarà il coprifuoco e il divieto di riunirsi con più di persone.

Usa, shutdown a New York

Negli Usa, dove ieri sono state somministrate le prime dosi del vaccino Pfizer, l'emergenza Covid è tutt'altro che sotto controllo. Ieri, secondo quanto ha riportato il New York Times, sono stati raggiunti i 300mila morti per Coronavirus dall'inizio dell'emergenza. Paura soprattutto a New York, dove il sindaco Bill De Blasio ha annunciato che si sta valutando addirittura uno shutdown totale, vale a dire la paralisi totale delle attività. Al momento si tratta solo di una ipotesi, ma "dovremo preparaci", ha detto il primo cittadino. Già dopo il weekend del Ringraziamento nel Paese era stata registrata una nuova impennata di contagi, eventualità che ora si cerca a tutti costi di scongiurare. "Le restrizioni durante le vacanze di Natale saranno necessarie – ha sottolineato nei giorni scorsi il, virologo Anthony Fauci, confermato dal neoeletto presidente Joe Biden nella task force della Casa Bianca per combattere la pandemia -. Non voglio spaventare le persone, ma non è ancora troppo tardi per fare qualcosa".

Israele, coprifuoco fino al 2 gennaio

Israele, primo Paese al mondo ad introdurre alla fine dello scorso settembre un secondo lockdown nazionale per contrastare il Coronavirus, ha già adottato nuove restrizioni. Dall'8 dicembre e fino al 2 gennaio sarà in vigore un blocco notturno per le attività commerciali e misure più stringenti al movimento tra le zone. Tra le decisioni, che coprono l'arco temporale della festività ebraica di Channuccà (dal 10 al 18 dicembre), del Natale e della fine dell'anno – anche quella che introduce l'obbligo del test per chi torna dall'estero per fare la quarantena a casa: in mancanza del tampone negativo, l'isolamento di 14 giorni si svolgerà in uno degli hotel predisposti dalle autorità.

Giappone, stop agli incentivi per il turismo

In Giappone, alle prese con la terza ondata di Coronavirus, il primo ministro Yoshihide Suga ha annunciato lo stop temporaneo della campagna di incentivi per il turismo domestico, denominata "Go to travel", nel tentativo di fermare l'ennesima avanzata del virus. La sospensione riguarderà i giorni dal 28 dicembre all'11 gennaio, il periodo di maggior movimento della popolazione in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno. Inoltre, per la prima volta in 70 anni di storia, il famoso Festival della neve di Sapporo, previsto in febbraio e che attrae ogni anno fino a due milioni di turisti, è stato cancellato per via dei rischi legati alla diffusione di Covid-19.

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