video suggerito
video suggerito

Re Carlo rompe il silenzio sul suo cancro: “Va meglio, ridurrò le cure. La diagnosi precoce salva la vita”

Re Carlo ha fornito un aggironamento sulle sue condizioni di salute in un videomessaggio: le cure contro il cancro saranno ridotte grazie alla risposta positiva. Forte l’appello alla diagnosi precoce: “Salva vite”.
A cura di Davide Falcioni
40 CONDIVISIONI
Immagine

Re Carlo ha scelto il palcoscenico di Stand Up to Cancer, la campagna di Channel 4 per la lotta contro le malattie oncologiche, per rompere il silenzio sul proprio stato di salute e condividere un aggiornamento sul suo percorso contro il cancro. In un videomessaggio preregistrato, il sovrano ha parlato di una “tappa fondamentale” della sua esperienza personale, annunciando che dal nuovo anno il programma di cure potrà essere alleggerito.

"Questo traguardo è per me una benedizione personale", ha detto il Re, "ma è anche la testimonianza dei notevoli progressi che sono stati compiuti nella cura del cancro". Parole che confermano come il trattamento stia entrando in una fase definita da Buckingham Palace “precauzionale”, pur senza parlare di remissione o guarigione.

Il tipo di tumore non è stato reso noto e il monitoraggio proseguirà. Ma il cuore del discorso di Carlo non è stato tanto l’aggiornamento clinico, quanto il messaggio più ampio rivolto al pubblico. "La diagnosi precoce", ha sottolineato, "molto semplicemente salva vite". Un’affermazione che ritorna più volte nel suo intervento, quasi come un filo conduttore.

Il Re ha raccontato anche l’impatto umano della malattia: "So per esperienza personale che una diagnosi di cancro può essere travolgente". Eppure, ha aggiunto, "so anche che la diagnosi precoce è la chiave che può trasformare il percorso di cura, offrendo tempo prezioso alle équipe mediche". Un tempo che, nelle sue parole, può fare la differenza non solo per i pazienti, ma anche per le famiglie: "La vostra vita, o quella di qualcuno che amate, potrebbe dipendere da questo".

Nel suo messaggio, Carlo ha voluto rendere omaggio a quella che definisce la “comunità della cura”: "Sono stato profondamente colpito da ciò che posso solo chiamare la comunità che circonda ogni paziente oncologico: specialisti, infermieri, ricercatori e volontari che lavorano instancabilmente per salvare e migliorare vite". L’intervento del sovrano si inserisce in una campagna che punta a combattere anche la paura dei controlli. Carlo non lo nasconde: "Mi turba profondamente" sapere che milioni di persone nel Regno Unito non partecipano ai programmi di screening. "Sono milioni di occasioni perse per individuare il cancro in una fase iniziale", ha avvertito, invitando esplicitamente a utilizzare gli strumenti online che permettono di verificare l’accesso ai test.

A sostegno del suo appello, il Re ha citato dati eloquenti: "Le statistiche parlano con una chiarezza impietosa. Quando il cancro dell’intestino viene individuato allo stadio più precoce, circa nove persone su dieci sopravvivono per almeno cinque anni. Quando la diagnosi arriva tardi, si scende a una su dieci". Un esempio scelto per spiegare il valore della prevenzione, non per alludere alla sua condizione personale, precisano fonti reali.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views