Ragazzi israeliani rapiti, durante le ricerche ucciso un 13enne palestinese

Aveva 13 anni il ragazzino palestinese ucciso dal fuoco israeliano nella notte tra giovedì e venerdì nel villaggio cisgiordano di Dura (Hebron). Il giovane – riferisce l’agenzia di stampa palestinese Maan – è stato ucciso dai militari dell’esercito israeliano impegnati in quella stessa zona nelle ricerche dei tre ragazzi ebrei rapiti la scorsa settimana. Tra i reparti israeliani e la folla ci sono stati scontri, feriti anche altri tre palestinesi. Un portavoce militare israeliano ha detto che nella notte reparti israeliani oltre a Dura hanno agito in altre località della Cisgiordania, fra cui Kalandia, Deheishe e Arura, incontrando talvolta la resistenza della popolazione. Verso i militari sono state lanciate bombe a mano e bottiglie incendiarie e, quando si sono sentiti in pericolo di morte, hanno risposto agli attacchi sparando, secondo quanto ha spiegato il portavoce.
Chi sono i tre giovani israeliani rapiti
I tre ragazzi rapiti una settimana fa sono Eyal Yifrach, 19 anni, Gil-ad Shàer e Naftali Frankel, entrambi di 16 anni e l’ultimo con passaporto americano. I tre originari di alcuni insediamenti israeliani in Cisgiordania sono scomparsi nei pressi dell’insediamento di Gush Etzion, situato tra le città Betlemme e Hebron, nel sud della Cisgiordania. Stavano facendo l’autostop. Dal giorno della scomparsa dei tre ragazzi le forze israeliane hanno setacciato l’intera area casa per casa, con numerosi fermi e interrogatori tra i palestinesi. Complessivamente, in una settimana di ricerche, i militari hanno ispezionato in Cisgiordania 1.100 abitazioni e hanno arrestato 330 palestinesi. Intanto, una nottata di tensione si è vissuta anche a Gaza, dopo che miliziani palestinesi hanno sparato due razzi verso Israele. In reazione l’aviazione israeliana ha colpito cinque obiettivi nella Striscia.