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Quattromila torture e decine di omicidi: condannato in Germania il “boia” siriano Anwar Raslan

Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi segreti siriani con un ruolo di primo piano nella repressione del dissenso politico sotto Bashar al-Assad, è stato condannato all’ergastolo in Germania per crimini contro l’umanità.
A cura di Davide Falcioni
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Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi segreti siriani con un ruolo di primo piano nella repressione del dissenso politico sotto Bashar al-Assad, è stato condannato all'ergastolo in Germania per crimini contro l'umanità: l'uomo era accusato dell'omicidio di decine di prigionieri e di migliaia di casi di tortura. Ad emettere la sentenza è stata questa mattina la Suprema corte regionale di Coblenza, che si è espressa al termine di un processo durato quasi due anni, da più parti definito "politico" e che si è basato sul principio, applicato dalla giustizia tedesca, della giurisdizione universale, che consente di perseguire i crimini in un paese anche se commessi altrove.

Quattromila torture e più di 30 omicidi: le colpe di Anwar Raslan

Il colonnello Anwar  Raslan, oggi 58 anni, è stato arrestato a Berlino nel 2019: era arrivato in Germania come "rifugiato politico" insieme alla famiglia dopo esser stato aiutato a fuggire da influenti membri dell'opposizione in esilio. Questi stessi oppositori al regime di Assad lo avevano persino accreditato per partecipare nel 2014 ai "colloqui di pace" di Ginevra mediati dall'Onu. Nonostante non sia accusato di aver compiuto personalmente le torture, è stato accertato che il funzionario dei servizi d'intelligence, ex fedelissimo di Assad, ha diretto tra il 2011 e il 2012 il famigerato Dipartimento 251 della Sicurezza dello Stato a Damasco. Stando a quanto accertato nel corso del processo di Coblenza Raslan è stato responsabile di torture e violenze sessuali contro 4mila persone, per lo più attivisti pacifici e dissidenti politici, fermati durante la repressione governative delle proteste anti-regime. Raslan inoltre è accusato di aver causato la morte, in seguito a maltrattamenti, di più di 30 detenuti.

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Human Right Watch: "Condanna importante per i civili sopravvissuti alle torture"

Nel corso del processo i giudici hanno ascoltato le deposizioni di quasi 50 testimoni sopravvissuti al Dipartimento 251, molti dei quali hanno raccontato di essere stati picchiati con pugni, bastoni, cavi e tubi di metallo, segregati in piccole celle sovraffollate i cui condotti di areazione venivano sovente chiusi dalle guardie per indurre ulteriore panico nei detenuti. Alcuni testimoni interpellati dalla difesa hanno descritto Raslan come un funzionario umano e e clemente, che segretamente simpatizzava per l'opposizione. Nel 2013 furono effettivamente  degli oppositori al regime d Assad ad aiutare il colonnello a fuggire dalla Siria verso la Turchia in cambio di informazioni segrete sulla struttura del potere di Damasco, informazioni che tuttavia non sarebbero mai state fornite da Raslan. Secondo Human Rights Watch "la condanna all'ergastolo per crimini contro l'umanità dell'ex colonnello costituisce una svolta in direzione della giustizia per i gravi crimini commessi in Siria". L'Ong in una nota parla della sentenza come di un "momento significativo per quei civili sopravvissuti alle torture e alle violenze sessuali nelle carceri della Siria". "Oltre 10 anni dopo aver commesso le violazioni in Siria, la sentenza della corte tedesca è un faro a lungo atteso per chi spera che la giustizia possa trionfare. Altri Paesi dovrebbero seguire l'esempio della Germania e promuovere sforzi concreti per perseguire i gravi crimini commessi in Siria".

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