Quali sono i 20 punti del nuovo piano di pace tra Russia e Ucraina spiegati dal presidente Zelensky

Elezioni dopo la firma dell'accordo, possibilità per Kiev di entrare a fare parte della NATO e la creazione di un'unica zona demilitarizzata. Sono questi alcuni dei 20 punti dell'ultimo piano per la pace tra Russia e Ucraina, sostenuto dagli Stati Uniti, e illustrato oggi dal presidente Volodymyr Zelensky alla stampa. Il documento, elaborato nei negoziati a Miami che si sono tenuti nei giorni scorsi tra i rappresentanti di Kiev e Washington e inviato a Mosca – ha sottolineato il numero uno di Kiev – sarà integrato da ulteriori accordi bilaterali tra Stati Uniti e Ucraina, incentrati sulle garanzie di sicurezza e la ricostruzione.
Restano, però, irrisolte alcune questioni relative al controllo territoriale, in particolare sul Donbass, e alla gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la seconda più grande del paese. Ecco, allora, i 20 punti della bozza del piano illustrati da Zelensky alla stampa.
Il primo punto riguarda la sovranità dell'Ucraina, che "sarà riaffermata. Dichiariamo che l'Ucraina è uno Stato sovrano e tutti i firmatari di questo accordo lo confermano sottoscrivendolo". Si specifica poi che "il presente documento costituisce un patto di non aggressione totale e incondizionato tra Russia e Ucraina. Per mantenere una pace duratura, verrà istituito un meccanismo di monitoraggio per controllare la linea di contatto attraverso la sorveglianza aerea senza pilota, garantendo la rapida segnalazione delle violazioni e la risoluzione delle controversie".
Al punto 5 si parla di NATO. "Gli Stati Uniti, la NATO e gli Stati firmatari europei forniranno all'Ucraina garanzie di sicurezza sulla base dell'Articolo 5: a) se la Russia invade l'Ucraina, oltre a una risposta militare coordinata, tutte le sanzioni globali contro la Russia saranno ripristinate; b) se l'Ucraina invade la Russia o apre il fuoco sul territorio russo senza essere provocata, le garanzie di sicurezza saranno considerate nulle e prive di effetto. Se la Russia apre il fuoco sull'Ucraina, le garanzie di sicurezza entreranno in vigore; c) le garanzie di sicurezza bilaterali non sono escluse dal presente accordo", ha spiegato Zelensky, aggiungendo – e arriviamo al punto 6 – che "la Russia formalizzerà una politica di non aggressione nei confronti dell'Europa e dell'Ucraina in tutte le leggi e i documenti necessari e sottoposti a ratifica".
L'Ucraina diventerà membro dell'Unione Europea entro un lasso di tempo definito con precisione e beneficerà a breve termine di un accesso preferenziale al mercato europeo, come prevede il punto 7. Al punto 11 si stabilisce che "l'Ucraina conferma che rimarrà uno Stato non nucleare in conformità con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari", mentre "la centrale nucleare di Zaporizhzhia sarà gestita congiuntamente da tre Paesi: Ucraina, Stati Uniti e Russia" (punto 12).
Sempre per quanto riguarda le questioni territoriali al punto 14 è previsto che "nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, la linea di schieramento delle truppe alla data del presente accordo è di fatto riconosciuta come linea di contatto: a) noi, come parti, confermiamo di fatto che questa è la linea di contatto, ovvero la nostra attuale posizione; b) un gruppo di lavoro si riunirà per determinare il ridispiegamento delle forze necessario a porre fine al conflitto, nonché per definire i parametri di potenziali future zone economiche speciali; c) forze internazionali saranno schierate lungo la linea di contatto per monitorare il rispetto del presente accordo. Qualora si decida di istituire tale zona, questa dovrà ricevere un'approvazione speciale dal Parlamento ucraino o essere sottoposta a referendum; d) la Federazione Russa dovrà ritirare le proprie truppe dalle regioni di Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Sumy e Kharkiv affinché il presente accordo entri in vigore; e) le parti convengono di rispettare le norme, le garanzie e gli obblighi delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei loro Protocolli Aggiuntivi, che si applicano pienamente al territorio, compresi i diritti umani universalmente riconosciuti".
Infine, al punto 18 si prevede che l'Ucraina indica "elezioni il prima possibile dopo la firma dell'accordo", e poi che l'attuazione del piano sarà monitorata e garantita da un Consiglio di Pace presieduto dal presidente Donald Trump. Ucraina, Europa, Nato, Russia e Stati Uniti faranno parte di questo meccanismo. In caso di violazioni, saranno applicate sanzioni (punto 19). Infine – è quanto sancito dall'ultimo punto – "una volta che tutte le parti avranno accettato il presente accordo, entrerà immediatamente in vigore un cessate il fuoco completo". Si attende per oggi una risposta da Mosca.