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Guerra in Ucraina

Putin chiede un cessate il fuoco di 36 ore per festeggiare il Natale ortodosso. Kiev: “Ipocrisia”

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto all’Ucraina di rispettare un cessate il fuoco per permettere ai soldati di festeggiare domani il Natale ortodosso. La tregua dovrebbe durare 36 ore e iniziare a mezzogiorno del 6 gennaio e finire a mezzanotte del 7.
A cura di Davide Falcioni
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Durerà appena 36 ore, ma per la prima volta da quasi 11 mesi tra Russia e Ucraina potrebbero tacere le armi. Il condizionale è d'obbligo, ma il Cremlino ha fatto appello a Kiev affinché venga rispettato un cessate il fuoco di 36 ore per il Natale ortodosso.

"In considerazione del fatto che un gran numero di cittadini di fede ortodossa vivono nelle zone di combattimento, facciamo appello alla parte ucraina perché dichiari un cessate il fuoco, per dare loro la possibilità di presenziare alle cerimonie della vigilia così come del giorno della Natività di Cristo", si legge in un comunicato del servizio stampa della presidenza russa ripreso dall'agenzia Ria Novosti.

Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, di ordinare il cessate il fuoco lungo l'intera linea di contatto tra le parti in Ucraina dalle 12 di domani, 6 gennaio, alle 24 del 7 gennaio.

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L'appello del Patriarca russo Kirill (e di Erdogan)

Nelle scorse ore era stato il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill a chiedere, in una dichiarazione pubblicata sul web, una tregua temporanea: "Faccio appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto intestino per un cessate il fuoco e una tregua natalizia da mezzogiorno del 6 gennaio a mezzanotte del 7 gennaio, in modo che gli ortodossi possano assistere alle funzioni il Vigilia di Natale e il giorno della Natività di Cristo".

In precedenza anche il leader turco Erdogan aveva chiesto a Putin un cessate il fuoco unilaterale e duraturo affinché si potesse individuare una soluzione equa al conflitto.

Cosa risponde Kiev alla richiesta russa di un cessate il fuoco

Stando a quanto riferisce il giornale Kiev Independent al momento il governo ucraino non avrebbe dato alcun segno di voler osservare il cessate il fuoco chiesto da Mosca, "poiché gli attacchi russi con missili, droni e artiglieria contro civili e infrastrutture critiche sono continuati ad alta intensità durante il periodo delle vacanze invernali". Il giornale ricorda che il 24 dicembre, dieci civili sono stati uccisi e 58 feriti da un attacco missilistico russo al centro di Kherson, la città meridionale che è stata liberata a novembre dopo otto mesi di occupazione russa.

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, ha definito la proposta russa di tregua "un'ipocrisia": "Primo: l'Ucraina non attacca un territorio straniero e non uccide i civili come fa la Federazione russa", ha scritto su Twitter. "L'Ucraina distrugge solo i membri dell'esercito di occupazione sul proprio territorio". "Secondo: la Federazione russa deve lasciare i territori occupati, solo allora avrà una ‘tregua temporanea'".

Stesse considerazioni anche da parte del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba secondo il quale il cessate il fuoco di Putin non può essere preso sul serio. "Il presidente Zelensky ha proposto una chiara Formula di Pace in dieci passi. La Russia lo ha ignorato e invece ha bombardato Kherson alla vigilia di Natale, lanciando missili di massa e attacchi di droni a Capodanno. Il loro attuale ‘cessate il fuoco unilaterale' non può e non deve essere preso sul serio" ha scritto su twitter Kuleba.

La Tregua di Natale del 1914

La richiesta di Mosca di un cessate il fuoco sembra ispirarsi alla tregua di Natale del 1914 quando, benché nessun accordo ufficiale tra i belligeranti fosse stato pattuito, circa 100mila soldati britannici e tedeschi furono coinvolti in un certo numero di tregue spontanee lungo i rispettivi settori di fronte nelle Fiandre nel periodo natalizio del 1914, all'inizio della Prima Guerra Mondiale

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