Prighozin annuncia ritiro del gruppo Wagner da Bakhmut, poi accusa Mosca: “Lasciati senza munizioni”
Secondo Yevgeny Prigozhin, Mosca avrebbe ucciso i suoi stessi soldati privandoli delle munizioni utili per sostenere la guerra in Ucraina. In un video pubblicato dal capo del gruppo mercenario Wagner sul suo canale Telegram, Prighozin mostra i cadaveri dei combattenti a Bakhmut. "Il sangue è ancora fresco – sottolinea nel filmato poi riportato anche da Ukrainska Pravda -. Questi militari sono venuti qui come volontari e stanno morendo. Dove sono le munizioni?".
Nel video, Prigozhin, che già aveva criticato la gestione da parte dei vertici militari russi delle operazioni in Ucraina, ha sottolineato che il suo esercito privato soffre di una carenza di munizioni del 70%. "Il 4 maggio queste persone sono morte – ha continuato -. Shoigu, Gerasimov, dove sono le armi? Questi soldati sono deceduti peer permettervi di restare seduti nei vostri uffici di lusso mentre vi godete la vita e i vostri figli, che passano il loro tempo nei club esclusivi e postano video su Youtube".
L'oligarca fondatore del battaglione mercenario ha poi lanciato un ultimatum ai vertici della Difesa, con i quali si era già scontrato negli scorsi mesi. Il 10 maggio, precisamente un giorno dopo la ricorrenza della Giornata della Vittoria che si celebra in Russia, il gruppo Wagner si ritirerà a Bakhmut, cedendo le sue posizioni all'esercito del Cremlino che, promette Prigozhin, da quel momento in poi "sarà da solo". "A nome dei combattenti Wagner e del loro comando – ha sottolineato l'oligarca russo – il 10 maggio saremo costretti a consegnare le posizioni nella città di Bakhmut alle unità del Ministero della Difesa e a ridisporre i nostri militari nelle retrovie per leccarci le ferite. Sto ritirando le unità del gruppo Wagner da Bakhmut perché con la mancanza di munizioni sono destinate a una morte insensata".