Poliziotto inglese finge di lavorare a gravi crimini al pc da casa ma digita sempre lo stesso tasto: licenziato

Per i suoi superiori lavorava da casa a gravi crimini anche relativi alla criminalità organizzata, ma in realtà l’agente di polizia britannico aveva semplicemente bloccato la tastiera del computer in modo da far sembrare che stesse digitando qualcosa al pc. Per questo l'agente investigativo inglese Niall Thubron è stato condannato ieri per cattiva condotta grave sul lavoro al termine di un processo disciplinare dopo essere stato già costretto a licenziarsi nei mesi scorsi.
Il 33enne poliziotto di Durham era entrato nel corpo di polizia nel 2016 come agente semplice per poi scalare i ranghi fino a diventare detective investigativo nel 2024. In questo ruolo aveva richiesto e avuto il beneficio di poter lavorava da casa per alcuni giorni al mese. Per due giorni alla settimana da casa avrebbe dovuto lavorare alla documentazione di importanti casi dopo che gli era stato affidato un incarico prestigioso per contrastare la criminalità organizzata.
Il beneficio però probabilmente non gli è bastato visto che, durante i due giorni, avrebbe bloccato la tastiera cliccando sempre lo stesso tasto per dare l'impressione di svolgere dei compiti mentre in realtà faceva altro. Secondo l’accusa, lo avrebbe fatto in almeno in 28 occasioni nell'arco di dodici giorni facendo scattare una inchiesta a suo carico che lo ha smascherato.
"I cittadini si aspettano che gli agenti di polizia lavorino diligentemente per loro conto: si tratta di una fiducia costruita con impegno da colleghi che lavorano sodo ma quanto accaduto è un chiaro caso di grave cattiva condotta e l'opinione pubblica sarà giustamente inorridita dalla condotta dell'ex agente” ha spiegato il capo della polizia locale, aggiungendo: "Agli agenti di polizia viene talvolta concesso di lavorare da casa. Per i pochi che potrebbero approfittarne, questo è un duro avvertimento: verranno scoperti e la loro condotta potrebbe mettere fine alla loro carriera". A seguito della condanna, l’uomo è stato licenziato per grave cattiva condotta ma si è già dimesso dalla polizia di Durham a maggio dopo lo scandalo.