Perquisita la casa a Parigi di Lagarde, numero uno del Fmi

L'abitazione parigina della direttrice del Fondo monetario Christine Lagarde è stata perquisita oggi dalla polizia. Gli investigatori hanno agito su ordine del tribunale che sta indagando sullo scandalo finanziario che, nel 2007, coinvolse il controverso imprenditore Bernard Tapie e il Credit Lyonnais. Lagarde, allora ministro dell’Economia del presidente Nicolas Sarkozy, sarebbe coinvolta nelle indagini per un presunto abuso di potere. Il contenzioso nacque per una consulenza affidata a Tapie dalla banca, relativa alla vendita del marchio Adidas. Il tutto parte dal 1993: il finanziere vende il noto marchio sportivo alla banca pubblica per 318 milioni di euro. L’istituto a sua volta rivende l’azienda a 708 milioni di euro. Tapie si sente preso in giro e comincia una battaglia legale per ottenere un risarcimento dallo Stato. Nel 2006 la Cassazione annulla una prima sentenza che l’anno precedente avrebbe fatto ottenere 315 milioni all’ex proprietario. Nel 2007 però arriva Lagarde, che, invece di affidare il caso alla giustizia tradizionale, sceglie di rivolgersi a un tribunale arbitrale per trovare una soluzione al contenzioso. Così la corte riconosce a Tapie la cifra record di circa 400 milioni di euro. Parte l'indagine: gli accusatori ritengono che si sia trattato di una soluzione eccessivamente favorevole all'ex finanziere e sospettano che dietro la scelta dell'ex ministro dell'economia ci sia la mano di Sarkozy, che in campagna elettorale aveva ottenuto l'appoggio dell'ex socialista Tapie. La Corte di giustizia della Repubblica ha aperto un'indagine su Lagarde dall'estate 2011, con l'ipotesi di reato di "complicità nel dirottamento di fondi pubblici e di falso". Contattato dalla Reuters in merito alla perquisizione della casa parigina di Lagarde, il suo legale ha detto: "Queste perquisizioni sono finalizzate a dimostrare la verità, contribuiranno a esentare da ogni responsabilità la mia cliente".