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Come Putin vuole destabilizzare la Moldavia ed evitare la sua adesione all’UE

L’intervista di Fanpage.it a Denis Cenusa, esperto ISPI, sui rischi di un eventuale ingresso della Moldavia nell’Ue e dei tentativi di destabilizzazione del Paese da parte del presidente russo Putin: “Seminare ulteriore divisione e polarizzazione è una tecnica che Mosca sta attualmente utilizzando in Gagauzia ecco perché”.
Intervista a Denis Cenusa
Centro Studi sull’Europa Orientale (Eastern European Studies Center - Lituania).
A cura di Ida Artiaco
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Contro l'ingresso della Moldavia nell'Unione europea Vladimir Putin ha già scatenato una sorta di "guerra ibrida", convinto che il Paese sia ancora sotto l'influenza russa. Nel 1992 Mosca sostenne il separatismo in Transnistria e da allora truppe russe sono illegalmente stanziate lì. Ed ora un altro spiraglio si apre per il Cremlino anche nella regione autonoma della Gagauzia.

La presidente Sandu ha anche chiesto aiuto al presidente Macron, firmando il 7 marzo un accordo di cooperazione a carattere difensivo che prevede l'invio di un rappresentante militare francese in Moldavia per contrastare la crescente destabilizzazione da parte del presidente russo.

Dei rischi e degli scenari di questa situazione che rischia di diventare esplosiva Fanapage.it ne ha parlato con Denis Cenusa, esperto associato del Centro Studi sull’Europa Orientale (Eastern European Studies Center – Lituania and Moldova), oltre che collaboratore di ISPI.

Qual è la situazione politica attuale in Moldavia?

"Il partito al governo si sta preparando attivamente per le elezioni presidenziali. La rielezione del presidente Maiara Sandu è un obiettivo politico primario. A tal fine, la legislazione elettorale è stata modificata per consentire l'organizzazione di un referendum sull'integrazione europea lo stesso giorno delle elezioni presidenziali del prossimo autunno.

Altre misure, come la proposta di organizzare il voto per corrispondenza per la diaspora negli Stati Uniti e in Canada, mostrano che il governo del Partito di Azione e Solidarietà (PAS) è preoccupato per l’esito delle elezioni ed è disposto ad adottare anche decisioni giuridicamente rischiose solo per massimizzare il risultato.

Il motivo è semplice: tutte le forze di opposizione, nonostante il loro orientamento geopolitico, sono determinate a organizzare un voto contro Sandu, il che renderebbe impossibile un nuovo mandato. Inoltre, gli uomini d'affari che si nascondono dalla giustizia moldava all'estero, Ilan Shor, Vlad Plahotniuc e Vlad Platon, stanno cercando di influenzare la situazione politica in Moldavia a scapito di PAS e Sandu. Oltre a ciò, c'è una collusione tra l'agenda di Shor e quella della Russia, che sembra aver unito le proprie forze e risorse per costruire un segmento radicale della popolazione tra i gruppi socialmente vulnerabili e in Gagauzia per confrontarsi con le autorità centrali".

La Moldavia si trova ad affrontare molteplici minacce da parte della Russia mentre si avvicina all'adesione all'UE, afferma il ministro degli Esteri. Crede che la Moldavia riuscirà a diventare membro dell'Unione Europea?

"Le minacce ibride che coinvolgono la Russia sono determinate dalle azioni del partito al governo volte a ridurre l’influenza russa in Moldavia, utilizzando l’attuale monopolio del potere politico in tutte le istituzioni statali, sia attraverso rappresentanti politici direttamente leali che attraverso membri simpatizzanti delle organizzazioni della società civile.

Ciò che preoccupa Mosca non è il processo di integrazione o adesione all’Europa, ma il rischio di sradicare le basi dell’influenza russa in Moldavia. Mosca cerca di impedire la creazione di una società fondamentalmente critica nei confronti del passato della Russia in Moldavia. Evitare la possibilità di replicare il modello baltico delle relazioni con la Russia è il vero obiettivo geopolitico immediato di Mosca in Moldavia".

La Transnistria non è l’unico problema in Moldavia. Putin ha dichiarato la scorsa settimana che avrebbe sostenuto la regione autonoma della Gagauzia dopo aver incontrato il leader filo-Mosca del territorio. Cosa ne sappiamo?

"La tecnica della Russia consiste nel rivolgere contro se stessa le vulnerabilità degli altri. Uno dei punti dolenti della Moldavia è il complicato dialogo con la Gaugauzia, che ha toccato un altro punto basso dopo l'elezione di una affiliata del fuggitivo Shor, Evghenia Gutul, a governatore dell'autonomia la scorsa primavera. Seminare ulteriore divisione e polarizzazione è una tecnica che la Russia sta attualmente utilizzando in Gagauzia.

Come era evidente, le autorità centrali e il governo non minimizzano questi tentativi della Russia creando vie di dialogo con attori della Gaguazia non screditati. D’altro canto, il governo e la maggioranza parlamentare mostrano una certa predilezione per il confronto".

Qual è il rischio più grande in caso di ingresso della Moldavia nell'Unione europea?

"Il rischio più grande per la Moldavia è quello di fare promesse eccessive alla sua popolazione sui tempi del processo di adesione e sui benefici reali, nonché sui costi, che ne deriveranno. La disillusione della popolazione lungo il percorso potrebbe rappresentare un rischio ancor prima che la candidatura all’UE acquisisca gli elementi per concretizzarsi.

La consapevolezza, diffusa in alcune capitali dell’UE, che la Moldova può facilmente integrarsi manca di una profonda chiarezza sulle realtà socioeconomiche locali e sulle dinamiche politiche di questo paese".

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