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Perché la Finlandia ha chiuso i confini la con Russia

La Finlandia ha chiuso i confini con la Russia a partire dalla mezzanotte del 30 settembre. La decisione è stata presa per “impedire completamente il turismo russo in Finlandia e il relativo transito attraverso il paese nell’attuale situazione”.
A cura di Chiara Ammendola
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La lunga fila di auto alla frontiera tra Finlandia e Russia
La lunga fila di auto alla frontiera tra Finlandia e Russia

“Il governo ha appena preso la decisione di limitare i viaggi turistici dei russi, le restrizioni entreranno in vigore il 30 settembre e rimarranno valide fino a nuovo avviso. La decisione mira a impedire completamente il turismo russo in Finlandia e il relativo transito attraverso il paese nell'attuale situazione”, così il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto ha annunciato la chiusura dei confini della Finlandia con la Russia.

Nello specifico il governo finlandese ha confermato la chiusura della frontiera orientale a partire da mezzanotte: da oggi in poi dunque i cittadini russi potranno entrare nel paese scandinavo solo per specifici motivi, e dimostrati, come visite ai parenti, per lavoro o per ricevere cure mediche.

L’obiettivo dell’iniziativa come spiegato dal governo è quello “di diminuire l’arrivo dei russi in Finlandia fino alla metà del livello attuale”. Il ministro degli interni finlandese Krista Mikkonen ha aggiunto che "tutte le richieste di ingresso verranno considerate individualmente" aggiungendo che chi vuole "può far richiesta d'asilo oppure cercare di attraversare il confine illegalmente. Ma siamo preparati".

Al momento sono circa 100mila i visti turistici finlandesi in uso da parte di cittadini russi: nei prossimi mesi quella dei visti umanitari sarà una possibilità per accedere nel paese "però ci vorranno diversi mesi prima di poterli rilasciare", come spiegato dal ministro Pekka Haavisto. Una lentezza già registrata nelle scorse settimane tanto che il numero di viaggiatori russi al confine finlandese è già diminuito notevolmente .

Ieri Usa, Bulgaria e Polonia hanno chiesto ai loro cittadini di lasciare la nazione. Washington ha messo in guardia i connazionali dal pericolo di essere arruolati per la guerra in Ucraina.

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