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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, per il sindaco di Mariupol “le vittime dei russi sono il doppio di quelle dei nazisti”

Per Vadym Boychenko, sindaco di Mariupol, “i nazisti uccisero circa 10mila civili in città, mentre i russi ne hanno uccisi 20mila in appena due mesi”.
A cura di Giacomo Andreoli
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L'esercito russo a Mariupol avrebbe ucciso il doppio delle persone che furono morte per mano dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale. A spiegarlo è il sindaco Vadym Boychenko, in una nota pubblicata su Telegram dal Consiglio comunale della città ucraina. "Nell'arco di due anni– spiega il primo cittadino- i nazisti uccisero circa 10mila civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20mila in due mesi e oltre 40mila persone sono state trasferite con la forza".

Per il sindaco quello in corso nella sua città diventa così uno dei "peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna". Intanto non cessano gli attacchi nell'Ucraina occupata, dove ieri missili russi hanno distrutto una pista dell'aeroporto di Odessa. Nuove immagini satellitari mostrano edifici in macerie nel complesso dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lì un gruppo di una ventina di civili, tra cui donne e bambini, sono riusciti a evacuare, ma centinaia di soldati e altri civili restano bloccati al loro interno. Nella notte, sul fronte opposto, Mosca ha diffuso un video affermando di avere le prove di un attacco dei nazionalisti ucraini nella regione di Kherson. Sarebbero stati presi di mira una scuola e un asilo, con morti e feriti.

Intanto il ministero delle Infrastrutture ucraino ha emesso un'ordinanza di chiusura dei porti delle città occupate, tra cui Mariupol "fino al ripristino del controllo". Il filo-russo sindaco autoproclamato della città Konstantin Ivashchenko è convinto che questo ribaltamento non ci sarà mai e che Mariupol verrà annessa alla Russia, entrando nella regione di Rostov. A riferirlo è il consigliere di Boychenko, Petro Andryushchenko, secondo cui "lo pseudo-sindaco Konstantin ‘mangiacadaveri' Ivashchenko negli incontri con i residenti di Mariupol sulla questione della subordinazione territoriale ha ripetutamente sottolineato che Mariupol sarà annessa alla regione di Rostov in Russia". Secondo il consigliere del sindaco questo rivela la "vera natura dei piani di Putin". Sempre secondo Andryushchenko, i bambini rimasti nella città, che frequentano l'unica scuola rimasta in piedi, vengono obbligati a scrivere sui loro quaderni "Mariupol, regione di Rostov".

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