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Per il G8 l’Irlanda del Nord nasconde la crisi dietro negozi finti

Come ci si prepara ad accogliere i grandi della terra? Anche riaprendo per finta dei negozi, utili a coprire gli effetti della crisi economica. Secondo quanto riporta la stampa irlandese e britannica, la contea di Fermanagh sta simulando diverse attività in vista del summit.
A cura di Susanna Picone
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Il 17 e il 18 giugno i grandi della terra si ritroveranno per il G8 in Irlanda del Nord, un Paese che non si è salvato dalla crisi economica. Ma dove, stando a quanto scrive la stampa irlandese e britannica, stanno rispuntando molti negozi e attività. Peccato siano finti, “costruiti” solo per nascondere quella crisi e a rendere più gradevole la permanenza dei premier e presidenti che arriveranno per il summit. La stampa estera ha descritto, infatti, come la contea di Fermanagh si stia preparando all’evento. Alcuni media hanno mostrato le fotografie scattate nel villaggio di Belcoo, dove strutture in realtà vuote sono state ricoperte con cartelloni e varie scenografie che servono a simulare farmacie, macellerie, supermercati vari.

Per le autorità sono notizie inaccurate – Macellerie di cartone, bar di cartone, farmacie di cartone, palazzi di cartone, tutti lì a mostrare ai grandi della terra una Irlanda del Nord ricca, che non avrebbe subito la crisi.  Un’immagine che non deve essere piaciuta alle autorità locali che infatti hanno protestato contro quanto scritto dai media parlando di notizie inaccurate. Ma intanto c’è già chi ha paragonato questi falsi negozi di Fermanagh ai “villaggi Potemkin”, quelli di cartapesta che secondo la tradizione il principe Grigorij fece costruire per impressionare l’imperatrice Caterina II.

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