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Guerra in Ucraina

Ora anche il capo dell’esercito britannico parla di mobilitazione contro la Russia: cosa significa

Il capo dell’esercito inglese, Sir Patrick Sanders, in un discorso pubblico tenuto oggi a Londra ha dichiarato che il popolo britannico dovrebbe essere pronto a prestare servizio militare in caso di guerra con la Russia: “L’Ucraina dimostra brutalmente che gli eserciti regolari iniziano le guerre, ma sono poi gli eserciti dei cittadini li vincono”.
A cura di Ida Artiaco
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"Preparatevi a combattere". Non solo. "Il Paese deve reclutare e addestrare un esercito di cittadini pronti alla battaglia" in caso di guerra di terra contro la Russia. A parlare è il generale Sir Patrick Sanders, capo dell'esercito inglese, che oggi, in un intervento pubblico a Twickenham, a sud-ovest di Londra, ha allertato i cittadini che in caso di conflitto contro Mosca, "l’aeronautica non basta. Ora servono soldati di terra e una mobilitazione nazionale".

Sanders, come riporta il quotidiano The Guardian, ha citato l’esempio della Svezia, che ha appena reintrodotto una forma di servizio nazionale mentre si avvicina all’adesione alla NATO. Bisogna adottare – ha sottolineato – "misure preparatorie per consentire di mettere le nostre società sul piede di guerra. Tale azione non è semplicemente auspicabile, ma essenziale". Con una mobilitazione generale in molti sarebbero costretti ad unirsi ai 74.110 soldati regolari dell’esercito britannico a tempo pieno per respingere una minaccia all’Europa continentale.

"Non saremo immuni, questa è un’impresa dell’intera nazione. L’Ucraina dimostra brutalmente che gli eserciti regolari iniziano le guerre, ma sono poi gli eserciti dei cittadini li vincono", ha detto ancora Sanders. Il generale, che dovrebbe andare in pensione a luglio, anche in passato si è lamentato dei tagli alle forze di difesa.

"Negli ultimi 30 anni le dimensioni dell’esercito sono state dimezzate e negli ultimi 12 anni abbiamo assorbito una riduzione del 28%", ha detto nel suo discorso. Il reclutamento resta una sfida, ha riconosciuto, anche se le richieste di adesione sono state "le più alte degli ultimi sei anni". Il discorso di Sanders è stato diffuso dall’esercito, non dal Ministero della Difesa. Il dipartimento di Whitehall ha rilasciato in mattinata una dichiarazione chiarificatrice, sottolineando che non è stato sostenuto in alcun modo un ritorno al servizio nazionale.

"L'esercito britannico ha una orgogliosa tradizione di forza volontaria e non vi è assolutamente alcun suggerimento di un ritorno alla coscrizione", ha affermato il Ministero della Difesa, aggiungendo che 50 miliardi di sterline sono stati investiti nell'esercito durante l'anno in corso. Ad ogni modo, il discorso di Sanders ha fatto eco ad appelli simili da parte di altri leader militari occidentali e alti funzionari della difesa, dal ministro tedesco Boris Pistorius all'ammiraglio olandese Rob Bauer, che hanno messo in guardia sul rischio di una grande guerra tra Mosca e la NATO.

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