Onu: “In Corea del Nord crimini paragonabili a nazismo e apartheid”

In Corea del Nord il regime totalitario ha compiuto crimini paragonabili a quelli compiuti dal nazismo, dall'apartheid in Sudafrica e dai khmer rossi. A sostenerlo è la commissione di inchiesta dell'Onu sul regime di Pyongyang che ha presentato oggi i risultati davanti al Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite a Ginevra. "Affrontare il flagello del nazismo, dell’apartheid e dei Khmer rossi ha richiesto coraggio da parte delle grandi nazioni, è nostro dovere affrontare le violazioni dei diritti dell’uomo e i crimini contro l’umanità perpetrati nella repubblica popolare di Corea" ha affermato il responsabile della commissione di inchiesta Onu sulla Corea del Nord, Michael Kirby. Nel rapporto i giuristi incaricati dall'Onu hanno stilato una lista documentata di accuse per crimini contro l'umanità su larga scala. In particolare nel documento pubblicato oggi sono documentate una serie di gravi violazioni dei diritti umani nel Paese asiatico, fra cui lo sterminio, la riduzione in schiavitù e le continue violenze sessuali perpetrate ai danni della popolazione civile.

"Non possiamo non vederlo" – "La gravità, la portata, la durata e la natura delle atrocità indicibili commesse nel Paese rivelano la presenza di uno Stato totalitario che non ha alcun senso nel mondo contemporaneo" ha detto Kirby, aggiungendo: "Il Paese è caduto in un oscuro abisso in cui i diritti umani, la dignità e l'umanità della gente sono controllati, negati e infine annientati". "Il mondo ha ignorato l'evidenza per molto tempo, ora non ci sono più scuse perché ora sappiamo tutto" ha sottolineato sempre il responsabile della commissione davanti al Consiglio dei diritti dell'uomo dell'Onu, concludendo: "Siamo nel ventunesimo secolo e ci troviamo di fronte ad un altro flagello vergognoso che tocca il mondo di oggi. Non possiamo più permetterci di vederlo".