Morte Charlie Kirk, dopo gli spari il killer sarebbe stato ripreso dalle telecamere: è caccia all’uomo

Si continua a indagare sull'omicidio dell'attivista americano conservatore Charlie Kirk, morto dopo essere stato colpito da un proiettile al collo durante un evento alla Utah Valley University di Orem, negli Stati Uniti. Stando alle ultime informazioni, un video mostrerebbe la fuga del possibile assassino. Le immagini sono state pubblicate dal Washington Post, mentre la notizia era stata data sui social dal presidente americano Donald Trump: si vede una persona che corre sul tetto di un edificio con vista sul cortile della Utah Valley University, immediatamente dopo il delitto.
A riprendere tutto sarebbe stato uno studente della business school dell'università che dal cellulare ha attivato il video per riprendere la folla che si è riunita per ascoltare il discorso di Kirk. Il ragazzo racconta: "Proprio nel momento in cui ho premuto il tasto per avviare la registrazione ho sentito lo sparo". Poi la fuga del presunto assassino sul tetto dell'edificio: indossava abiti scuri e lo si vede correre per circa due secondi. Il tetto si trova a circa 140 metri dal punto in cui Kirk era appena stato colpito.
Poco dopo l'omicidio sarebbe stato fermato un uomo che dopo un interrogatorio è stato rilasciato. Il direttore dell'Fbi Kash Patel su X ha precisato: "Il soggetto in custodia è stato rilasciato dopo un interrogatorio da parte delle forze dell'ordine". E ancora: "Le nostre indagini proseguono e continueremo a diffondere informazioni nell'interesse della trasparenza".
Intanto Trump punta il dito sulla retorica della sinistra radicale. Il presidente Usa ha ricordato così la vittima: "Il grande, anzi leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno comprendeva e aveva a cuore i giovani degli Stati Uniti meglio di Charlie. Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più tra noi. Melania e io porgiamo le nostre condoglianze alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti vogliamo bene!"
Trump accusa la retorica della "sinistra radicale" perché "per anni ha paragonato meravigliosi americani come Charlie ai nazi e ai peggiori criminali e assassini di massa del mondo". Infine la sua amministrazione ha tenuto a ribadire: "Questo genere di retorica è direttamente responsabile per il terrorismo che stiamo vedendo nel nostro paese ora e deve cessare ora".