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Oltre 130 morti per il super tifone nelle Filippine: “È una carneficina”

Il numero di vittime causate dal tifone nelle Filippine cresce di ora in ora e ormai ha superato i 130 morti. Il bilancio si potrebbe aggravare ulteriormente perché ci sono molti dispersi.
A cura di Antonio Palma
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È drammatico il bilancio del passaggio del tifone Rai sulle Filippine dove il numero di vittime cresce di ora in ora e ormai ha superato i 130 morti oltre a centinaia di migliaia di sfollati e senza casa e centinaia di feriti. L’evento meteorologico, il più forte che ha colpito quest'anno il Paese, era atteso, ma ha provocato comunque distruzione e morte al suo passaggio. Per ora i morti accertati son 137 ma il bilancio purtroppo è destinato ad aggravarsi ulteriormente nelle prossime ore con l’arrivo dei soccorritori nelle zone ancora isolate. Sono ancora tantissime infatti le aree rimaste senza comunicazione nelle regioni meridionali e centrali dell'arcipelago delle Filippine, le zone più colpite dal tifone. Interi villaggi sono stati spazzati via dalla forza del vento e molte aree sono ora anche senza acqua ed elettricità.

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La maggior parte dei morti registrati finora sono stati segnalati nella provincia di Bohol dove però si registrano anche diversi dispersi che mancano all’appello. Secondo il governatore Arthur Yap il bilancio si potrebbe aggravare ulteriormente visto che solo una parte dei sindaci sono riusciti a mettersi in contatto con lui per comunicare decessi e danni. Le autorità stanno ancora raccogliendo informazioni sulle vittime di frane e inondazioni causate dal tfone. Secondo una dichiarazione rilasciata domenica, Yap ha chiesto agli amministratori della regione di intensificare le misure di soccorso perché i rilevamenti aerei hanno riscontrato una situazione gravissima.

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Il tifone ha devastato le Filippine centrali tra giovedì e venerdì con venti fino a 195 km orari. Il governo dice che circa 780.000 persone sono state colpite dalla tempesta e di questi, almeno 300mila hanno dovuto abbandonare le proprie case e cercare rifugio in luoghi più sicuri. Da quel momento migliaia di soccorritori tra militari, guardie costiere e vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta nelle operazioni di ricerca e soccorso. Davanti a loro scene che hanno descritto come una “carneficina totale”. I danni sono incalcolabili, l'elettricità è stata interrotta in intere regioni ed è stata ripristinata solo in una minima parte del Paese.  Per le vittime del tifone nelle Filippine anche il Papa oggi ha voluto dedicare un pensiero. "Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine colpite da un forte tifone che ha distrutto tante abitazioni. Che il ‘Santo Nino' porti consolazione e speranza alle famiglie più in difficoltà e a tutti noi ispiri aiuti concreti" ha detto il Pontefice all'Angelus.

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