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Olanda, Haarlem vieterà la pubblicità della carne: è la prima città al mondo

La cittadina olandese di Haarlem vieterà l’esposizione di cartelloni pubblicitari per i prodotti di carne in strada. Si tratta della prima città al mondo ad aver approvato un provvedimento simile.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il consiglio comunale della città olandese di Haarlem vieterà l'esposizione di cartelloni pubblicitari per prodotti a base di carne nelle strade della città. Dal 2024 Haarlem sarà la prima città al mondo a vietare le pubblicità della carne.

La disposizione era già stata proposta nel 2021 dalla consigliera Ziggy Klazes del partito ambientalista GroenLink (Sinistra Verde). L'obiettivo è quello di spingere i 160mila abitanti del comune poco distante da Amsterdam a consumare meno carne per ridurre progressivamente le emissioni di gas serra prodotte dal bestiame da allevamento.

Le modalità di applicazione del divieto sono ancora poco chiare. Il tutto sarà chiarito nelle prossime settimane e la disposizione entrerà in vigore nel 2024. Prima di allora non potrà essere messa in pratica: solo allora, infatti, scadranno le licenze concesse alle aziende produttrici che continuano ad affiggere cartelloni in città.

Per arrivare all'approvazione della misura, GroenLink si è rifatta ai dati riportati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura: le emissioni di gas serra dovute agli allevamenti di bestiame sarebbero pari a 7,1 gigatonnellate all'anno (circa il 14,5% di tutte le emissioni di Co2 degli esseri umani). Vietare la pubblicità di prodotti a base di carne potrebbe portare a una riduzione importante dei consumi fino a raggiungere un consistente calo delle emissioni di Co2 dovute agli allevamenti in Olanda.

"Non possiamo limitare la libertà delle persone nelle loro case – ha spiegato Ziggy Klazes – però non possiamo di certo dire loro che c'è una crisi climatica e continuare ad incoraggiarle a comprare prodotti che hanno contribuito a causare questa stessa crisi. Chi vorrà continuare ad arrostire potrà farlo, ma non vogliamo promuovere questo mercato con la pubblicità".

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