video suggerito
video suggerito

“Offriamo ricompensa di 20mila sterline a chi sa qualcosa”: dopo 30 anni si cerca ancora il killer di Joy

Joy Hewer fu stuprata e uccisa il 17 ottobre 1995 nel suo appartamento. L’assassino appiccò anche due incendi nell’appartamento, forse per coprire le sue tracce. Nonostante i video delle telecamere di sorveglianza e le registrazioni di una chiamata, nessun sospettato è mai stato identificato. Ma la famiglia cerca ancora giustizia.
A cura di Bianca Caramelli
81 CONDIVISIONI
Immagine

La polizia londinese offrirà 20mila sterline (quasi 23mila euro) come ricompensa in cambio di informazioni che aiutino a risolvere il caso di una morte avvenuta 30 anni fa. È quella di Joy Hewer, ex insegnante di 52 anni, che il 17 ottobre 1995 fu stuprata e uccisa nel suo appartamento.

Ai tempi la donna, che ormai era in pensione, stava dedicando la sua vita alla beneficenza, in quanto era una cristiana devota. La sera della sua morte era rientrata a casa proprio dopo aver fatto del volontariato a Notting Hill.

Tra le 22:30 e le 23, un suo vicino sentì dei rumori sospetti provenire dall'appartamento della donna. Poco dopo, un uomo chiamò i vigili del fuoco, dicendogli di aver visto del fumo uscire dalla casa. Quando i soccorritori arrivarono sul posto, trovarono l'abitazione in fiamme e la donna morta nel proprio letto.

L'aggressione fu brutale. Joy Hewer fu stuprata, accoltellata più volte e mutilata. Inoltre, nella casa furono appiccati due incendi, forse per coprire le tracce. La polizia riscontrò anche che non c'erano segni di effrazione nella casa: la donna doveva conoscere la persona che era entrata nel suo appartamento quella sera.

Ma nessun sospettato è mai stato identificato, nonostante gli indizi. I video delle telecamere di sorveglianza mostrarono infatti che un uomo bianco tra i 30 e i 40 anni con i capelli corti era entrato nell'edificio verso le 22:30. Inoltre, fu recuperata anche la registrazione della telefonata dell'uomo che avvisò i vigili del fuoco, pensando che potesse essere un testimone chiave nella vicenda. L'audio venne rilasciato pubblicamente ma l'identità dell'uomo non è mai stata scoperta.

Nonostante 30 anni di indagini, il caso rimane ancora aperto. Per questo, la polizia ora spera che la ricompensa invogli qualcuno a parlare. "Anche se è passato tanto tempo, la famiglia merita giustizia e noi faremo di tutto per dargliela", ha detto alla stampa locale uno dei detective. "Abbiamo recuperato un profilo DNA completo dalla scena del crimine e useremo anche le nuove tecnologie per analizzarlo", ha continuato.

La sorella di Joy Hewer, Penny Barnes, che ora ha 72 anni, ha descritto sua sorella come "una donna premurosa e innocua, a cui è stata brutalmente tolta la vita" e ha invitato chiunque abbia informazioni a farsi avanti per dare una conclusione a un'indagine che va avanti da decenni.

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views