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Nuovo scandalo per Boris Johnson, tre ministri indagati per abusi sessuali: cosa sta succedendo

Nel Regno Unito sono arrivate circa settanta segnalazioni su 56 deputati e tre ministri accusati di molestie sessuali. E intanto un conservatore anonimo accusa una deputata labourista di accavallare le gambe per distrarre il premier.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tre ministri e un totale di 56 deputati britannici indagati per molestie sessuali. Neanche il tempo di metabolizzare lo scandalo Partygate, che ha gettato il primo ministro Boris Johnson nella bufera, che il suo governo finisce di nuovo nell'occhio del ciclone. All'Independent Complaints and Grievance Scheme – nato nel 2018, nel periodo del Metoo – sono arrivate una settantina di denunce nei confronti di 56 parlamentari, tra cui tre ministri e due ministri ombra (che svolgono lo stesso ruolo ma nell'opposizione). Ovviamente la veridicità delle accuse riportate contro di loro è ancora tutta da verificare, ma già si parla di un nuovo scandalo a Westminster.

Tra le accuse di molestie sessuali, che vanno da commenti impropri a vere e proprie azioni, ce ne sono alcune particolarmente gravi. Si arriva a parlare di veri e propri abusi, come nel caso di un deputato che avrebbe pagato un membro del suo staff in cambio di favori sessuali. In ogni caso si tratta fatti gravi che vanno a scuotere ulteriormente la polveriera che in questo momento è il parlamento britannico.

Anche Boris Johnson è stato coinvolto in una polemica simile nei giorni scorsi, dalla quale – va detto – il premier britannico si è subito smarcato abilmente. Sul Mail on Sunday è comparsa una dichiarazione anonima di un deputato conservatore che ha attaccato la deputata labour Angela Rayner, accusandola di accavallare le gambe come Sharon Stone nell'iconica scena di Basic Instint. L'obiettivo? Distrarre Johnson durante i suoi interventi alla Camera dei Comuni, durante i quali Rayner è seduta dall'altro lato rispetto al premier. Si è subito sollevato un polverone per via dell'accusa chiaramente misogina e sessista. Tanto che lo stesso Johnson è intervenuto: "Per quanto non sia d'accordo con Angela Rayner su quasi ogni argomento in politica – ha twittato – la rispetto come parlamentare e deploro la misoginia diretta oggi contro di lei in forma anonima".

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