Nuove rivelazioni sul massacro di Monaco ’72: “Atleti israeliani torturati ed evirati”

A Monaco 1972 si è vissuto certamente un dei momenti più orribile nella storia delle Olimpiadi quando un gruppo di terroristi palestinesi appartenenti a Ottobre Nero fece irruzione nel villaggio Olimpico sequestrando undici atleti israeliani che erano là per gareggiare, poi tutti uccisi anche a seguito di un fallito blitz della polizia tedesca per liberarli. A distanza di oltre 40 anni, ora di quel terribile episodio emergono particolari ancora più sconvolgenti: gli atleti furono brutalmente torturati prima di essere uccisi e uno di loro anche evirato. A raccontarlo sono due vedove degli atleti uccisi, Ilana Romano ed Ankie Spitzer, che hanno lasciato la loro testimonianza al New York Time e per un documentario dal titolo ‘Munich 1972 & Beyond' che dovrebbe uscire il prossimo anno. Le due donne hanno appreso i dettagli di quel che era successo ai loro mariti solo 20 anni dopo la tragedia, nel settembre del 1992, quando i loro avvocati entrarono in possesso della documentazione sulla strage.
Solo così e solo con il loro consenso a tenere nascosta la storia, le donne poterono visionare le foto del massacro messo in atto in quelle terribili 20 ore di sequestro e leggere i documenti dell'inchiesta tedesca. "Quelle foto erano peggio di quanto immaginassi" ha raccontato Ilana Romano, vedova del sollevatore di pesi Yossef Romano, aggiungendo: "Gli hanno tagliato i genitali davanti ai suoi compagni e hanno abusato di lui". Come raccontano ora le donne, secondo gli inquirenti l'atleta fu aggredito nella fase iniziale dell'assalto perché tentò di reagire ai terroristi. Poi fu lasciato morire e evirato, anche se non è chiaro se prima o dopo il suo decesso. Tutti gli altri ostaggi, invece, furono picchiati selvaggiamente e i loro cadaveri furono ritrovati con molte ossa rotte.
"I terroristi hanno sempre sostenuto di non essere entrati in azione per uccidere e di volere solo la liberazione dei loro compagni dalle celle in Israele. Ma non è vero, sono venuti per massacrare le persone" ha spiegato Ankie Spitzer ,vedova dell'allenatore di scherma Andre Spitzer. Dopo l'assalto, avvenuto tra il 5 e il 6 settembre 1972, 5 fedayn e un poliziotto tedesco rimasero uccisi in uno scontro a fuoco all'aeroporto dove i terroristi erano arrivati chiedendo un aereo per lasciare Monaco di Baviera. Gli altri 3 terroristi furono arrestati ma rilasciati nello stesso anno nell’ambito della trattativa per il dirottamento sopra Zagabria di un aereo della Lufthansa. Per ricordare la strage di Monaco '72 il Comitato Olimpico Internazionale ha accettato di contribuire a finanziare un memoriale permanente a Monaco di Baviera.