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Covid 19

“Non sei invincibile perché hai 20 anni”: il messaggio di Amy, ricoverata per coronavirus a 22 anni

“La diagnosi di coronavirus è terribile, non la vorrei nemmeno per il mio peggior nemico. Mi mancava il respiro e ho pensato di morire” ha raccontato la 22enne statunitense Amy, positiva e ricoverata per Covid-19 in Usa. “Pensate che bisogna scegliere tra restare a casa e la vostra vita” ha aggiunto esortando a seguire le indicazioni delle autorità.
A cura di Antonio Palma
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"Non sei invincibile solo perché hai vent'anni. Guarda il mio caso e pensa che bisogna scegliere tra restare a casa e la tua vita", è il messaggio che una giovane ragazza statunitense di 22 anni, Amy Shircel, ha voluto lanciare ai suoi coetanei dopo essere stata contagiata dal coronavirus ed essere finta in ospedale con sintomi gravi. "La diagnosi di coronavirus è terribile e disumanizzante,non la vorrei nemmeno per il mio peggior nemico. Io ho pensato di morire, ero così debole che non riuscivo nemmeno camminare" ha raccontato sui social la giovane originaria del Wisconsin. Amy ha voluto raccontare la sua esperienza con la malattia  nella speranza di convincere molte più persone a rimanere a casa evitando così il contagio.

La ventiduenne era stata trovata positiva al covid-19 al ritorno da un suo recente viaggio in Europa: è stata sottoposta a test per il coronavirus dopo due giorni di sintomi tra cui febbre, tosse lieve, brividi, mal di testa e naso che cola. I sintomi però si sono aggravati repentinamente fino a costringerla a ricorrere alle cure ospedaliere. Per Amy il sintomo più intenso fin dall'inizio è stata la nausea, considerata invece meno comune dall'Oms. "Vomitavo costantemente", ha rivelato la giovane spiegando che questo significa che non era in grado di mangiare o dormire.

"Le cose sono andate sempre peggio. Non ero mai stata così malata in tutta la mia vita" ha scritto sui social Amy, raccontando: "Al sesto giorno di sintomi, ero così debole che non riuscivo nemmeno a camminare. Strisciavo solo in bagno per vomitare". La vera paura però quando è iniziato a mancarle il respiro. "Tra il settimo e l'undicesimo giorno di sintomi, son stata costretta a tornare in ospedale: Avevo sinceramente paura di morire, perché è così" ha spiegato Amy. La ragazza in questo momento è ancora alle prese con i sintomi della coronavirus e si sta curando.

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