“Non compro mai il riso, me lo regalano” e scoppia la polemica: ministro giapponese costretto a dimettersi

Un'uscita avventata che gli è costata molto cara e che ha fatto arrabbiare molti giapponesi. Si è dimesso oggi il Ministro dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca Taku Eto, protagonista di una frase che l'ha messo al centro della bufera mediatica.
In occasione di un evento di raccolta fondi del Partito Liberal Democratico tenutosi nel fine settimana scorso, l'uomo ha dichiarato di non comprare mai il riso, perché i suoi sostenitori glielo regalano. Inoltre, Eto avrebbe aggiunto: "Ne ho così tanto a casa che potrei aprire un negozio e cominciare a venderlo".
Dopo aver rimesso l'incarico, l'ex ministro si è pentito di quanto detto qualche giorno prima, ammettendo la propria colpa: "Ho fatto un'affermazione estremamente inappropriata in qualità di ministro responsabile. Per questo, chiedo nuovamente scusa al popolo giapponese". A sostituirlo è stato scelto Shinjiro Koizumi.
Come mai la dichiarazione ha suscitato tutta questa indignazione? Il riso, alimento portante della cucina giapponese, ha raggiunto un prezzo mai così alto, tanto che il governo è dovuto più volte correre ai ripari. La problematica è talmente sentita da esser diventata un vero e proprio affaire politico per l'esecutivo guidato dal Primo Ministro Shigeru Ishiba.
Secondo lo stesso Ministero dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca, il costo del riso sarebbe salito di quasi 30 dollari per 5 kg solamente nella seconda settimana di maggio.
Inoltre, il Partito Liberal Democratico, attualmente al governo, si trova in minoranza e deve negoziare ogni provvedimento con l'opposizione. Questa scomoda situazione è dovuta alla sconfitta nella tornata elettorale dello scorso ottobre, quando i giapponesi furono chiamati a votare anticipatamente per rinnovare la Camera bassa.
Ora, dunque, il Paese vive una fase di forte instabilità politica: nel luglio del 2025 ci saranno nuove elezioni e il partito di governo sarebbe sempre meno gradito ai giapponesi. Secondo un sondaggio pubblicato domenica dall'agenzia di stampa nipponica Kyodo, Ishiba si ferma al 27,4%, che sarebbe il risultato peggiore della storia del Partito Liberal Democratico.