Nizza, l’attentatore è stato due settimane in Sicilia prima di andare in Francia

L'attentatore di Nizza, Brahim Aoussaoui, è stato due settimane ad Alcamo, in provincia di Trapani, a casa di un amico. Lì è rimasto fino a sette giorni fa, prima di partire per la Francia. Per questo motivo la procura di Palermo ha aperto un fascicolo a carico del 21enne tunisino che giovedì ha ucciso tre persone: questa notte nel centro del trapanese, sono state eseguite perquisizioni dagli uomini della Digos di Palermo, guidati dal Procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Marzia Sabella, alla ricerca di tracce del passaggio di Aoussaoui. La prima perquisizione è scattata in un locale della centralissima via Mazzini, dove si vende Kebab, lì lavora l'amico del giovane di Nizza.
"All'improvviso, ci siamo trovati davanti tanti poliziotti", racconta un commerciante a Repubblica: "Non capivamo cosa stesse succedendo. Poi un agente ci ha mostrato la foto dell'uomo che avevo notato ieri sera in televisione, è l'attentatore di Nizza, ma non l'ho mai visto qui". La posizione dell'amico di Brahim è al vaglio degli inquirenti: non ha documenti, sembra che sia destinatario di un foglio di via. "Stiamo facendo tutti gli accertamenti necessari – conferma a Repubblica il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi – un'attività complessa per provare a ricostruire quale tipo di rapporti ci siano stati fra l'attentatore di Nizza e la persona ascoltata dalla polizia".
Un uomo di 33 anni è stato arrestato dalla polizia francese nell’ambito delle indagini sull’attentato terroristico nella basilica di Notre-Dame de l’Assomption. A riferirlo è l’emittente Bfmtv, spiegando che il sospettato si trovava a casa di una delle altre due persone arrestate. Si tratta del terzo arresto nel giro di due giorni: ieri sono stati fermati 31enne e un 47enne, sospettati di aver avuto contatti con il terrorista sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di aver “affiancato l’autore dell’attacco nella giornata precedente l’attentato”.