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Nato gela l’Ucraina durante il summit di Vilnius: “Kiev nell’Alleanza quando ci saranno le condizioni”

La Nato ha “gelato” l’Ucraina sull’adesione all’Alleanza nell’ultimo summit di Vilnius. In una nota, infatti, si legge che “il futuro di Kiev è nella Nato, ma solo quando le condizioni saranno raggiunte”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il presidente ucraino Zelensky
Il presidente ucraino Zelensky

Il presidente ucraino Zelensky è atterrato a Vilnius "per rispetto" per prendere parte al vertice della Nato, ma dai leader riuniti nella capitale lituana avrebbe voluto molto più coraggio. Il freno posto dall'Alleanza sull'ingresso di Kiev avrebbe suscitato l'ira del leader ucraino, che non ha accettato il compromesso trovato nel comunicato finale che vede la dicitura "invito nella Nato" comparire dopo un lungo vertice. "Solo quando le condizioni saranno raggiunte", si legge però nella nota dell'Alleanza.

Difendere  la posizione generale della Nato è toccato a Jens Stoltenberg, che ha sottolineato che il pacchetto offerto all'Ucraina è "forte" e servirà a portarla ancora più vicina all'Alleanza. Per l'Ucraina si prevede un piano di assistenza pluriennale per modernizzare le forze armate e la creazione del Consiglio Nato-Ucraina che debutterà domani, mercoledì 12 luglio. Nonostante i passi imposti dall'Alleanza, il comunicato conclude che il futuro di Kiev è nella Nato, "senza mezzi termini". Il chiarimento finale, però, non ha cancellato l'irritazione di Zelensky per la definizione usata nella nota dopo un incontro particolarmente lungo e logorante.

"Per noi è assurdo – continua Zelensky – che non siano stati fissati tempi né per l'invito né per l'adesione dell'Ucraina". Per la Nato, però, le ragioni sarebbero due: la natura della guerra con la Russia, che impone prudenza (come desiderano Germania e Stati Uniti) e la necessità di riforme che l'Ucraina ancora non ha compiuto.  "Non c'è una timeline per il processo d'ingresso nella Nato, si basa sul raggiungimento delle condizioni, è sempre stato così", ha ricordato Stoltenberg, ricordando che il pacchetto messo a punto dagli alleati serve proprio ad assistere Kiev verso la Nato con una revisione regolare dei progressi da parte dei ministri degli Esteri.

Dopo il "chiarimento" di Stoltenberg, Zelensky ha provato a incontrare i leader della Nato alla cena di gala di Vilnius. Non ha trovato Biden, che ha saltato la cena dopo "una giornata intensa", come ha fatto sapere la Casa Bianca. L'occasione per parlare a tu per tu con il leader di Kiev sarà domani, secondo giorno di summit. Nelle prossime 24 ore, Zelensky vedrà il presidente Usa, Stoltenberg e Michel, per poi partecipare al lancio del Consiglio Nato-Ucraina.

L'Ue prenderà parte al Consiglio Atlantico nell'ultimo giorno di vertice e a Bruxelles fanno notare come per Kiev ormai ci sia "una complementarietà" e un "rafforzamento reciproco" nei processi di adesione all'Unione Europea e alla Nato. La paura di Zelensky resta però quella di dover contrattare l'adesione alla Nato sul tavolo dei negoziati con la Russia. Per Kiev sarebbe un vero e proprio "tradimento insopportabile"

Al summit hanno partecipato anche il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

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