Mosca avverte l’Ue: “Ascolti Trump se vuole salvarsi”. La replica: “Destino di Kiev è il destino dell’Europa”

“È tempo che la Ue ascolti Trump se vuole salvarsi dal declino economico e di civiltà” è l'avvertimento lanciato oggi al vecchio continente da Mosca per bocca di Kirill Dmitriev, rappresentante speciale del presidente russo Vladimir Putin. Parole che risuonano ancora più incisive perché proferite proprio mentre i leader europei incontravano il presidente ucraino Zelensky a Londra.
"La squadra di Biden ha spinto l'Ue sulla strada sbagliata: immigrazione di massa, una posizione morbida sulla criminalità e declino economico e civile. Ora, improvvisamente, i burocrati dell'Ue non vogliono l'interferenza degli Stati Uniti sotto la guida di Trump. È ora di ascoltare Trump e salvare l'Europa", ha scritto Dmitriev commentando le polemiche degli ultimi giorni dopo le parole di Trump sull’Unione Europea.
Von der Leyen: "Mosca non vuole la pace, noi uniti con Kiev”
La risposta indiretta al delegato di Putin è arrivata dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che senza mezzi termini ha affermato: “Mosca non vuole la pace, noi uniti con Kiev”. “Mentre l'Ucraina si impegna in autentici sforzi diplomatici per la pace, la Russia continua a ingannare e a prendere tempo. Prendendo in giro la diplomazia e aumentando gli attacchi, fingendo di cercare la pace. Oggi, quella facciata rimane saldamente al suo posto. Ma non ci cascheremo, sappiamo chi è l'aggressore e chi è la vittima in questa guerra" ha dichiarato Von der Leyen dopo la riunione della coalizione dei Volenterosi.
"La brutale guerra della Russia ha cercato di dividerci, ma ha ottenuto l'effetto opposto. I nostri legami sono più forti che mai. Non siamo legati solo da interessi difensivi, ma anche dai nostri valori comuni. Ed è così che procederemo. Uniti, nel sostenere l'Ucraina e nel difendere l'Europa" ha aggiunto.
"Il destino dell'Ucraina è il destino dell'Europa. Siamo qui per vedere come intensificare i nostri sforzi" ha confermato anche il cancelliere tedesco Friedrich Merz dopo l'incontro con Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron e Keir Starmer, aggiungendo: "Nessuno dovrebbe dubitarne: il nostro sostegno non vacillerà".
"Siamo qui per sostenere l'Ucraina nella guerra e nei negoziati" ha dichiarato invece il primo ministro britannico, Keir Starmer, ricevendo a Downing Street il presidente ucraino, il presidente francese e il cancelliere tedesco. "Se si vuole un cessate il fuoco, allora deve essere un cessate il fuoco giusto e duraturo. Ecco perché è così importante ribadire il principio che le questioni che riguardano l'Ucraina devono essere decise dall'Ucraina", ha aggiunto Starmer.
Anche la nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto nel pomeriggio una videoconferenza con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e gli altri leader europei. Lo rende noto Palazzo Chigi. "Fondamentale in questo momento, ad avviso dei leader riuniti è aumentare il livello di convergenza su temi che toccano gli interessi vitali dell'Ucraina e dei suoi partner europei, come la definizione di solide garanzie di sicurezza e l'individuazione di misure condivise a sostegno dell'Ucraina e della sua ricostruzione" spiegano da Palazzo Chigi.
Zelensky: "Non cederemo alcun territorio"
"Penso che il piano sarà pronto domani, nel corso della serata. Penso che lo esamineremo nuovamente e lo invieremo agli Stati Uniti", ha affermato invece Zelensky, in volo da Londra a Bruxelles per incontrare i leader della NATO e dell'UE. Zelensky ha dichiarato che le nuove proposte su come porre fine alla guerra comprendono 20 punti, ma che non è stato ancora raggiunto alcun compromesso sul territorio. La questione territoriale è il punto più spinoso dei negoziati. "Stiamo considerando di cedere territori? Non abbiamo alcun diritto legale di farlo, secondo la legge ucraina, la nostra costituzione e il diritto internazionale. E non ne abbiamo nemmeno il diritto morale", ha detto Zelensky.