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Morto il 78enne Paul Alexander, l’uomo che ha vissuto 70 anni in un polmone d’acciaio

Paul Alexander, conosciuto come ‘l’uomo dal polmone d’acciaio’ o ‘Polio Paul’, è morto l’11 marzo a 78 anni, dopo averne trascorsi 70 rinchiuso in un polmone d’acciaio. Il 78enne era rimasto paralizzato dopo essere stato colpito dalla poliomielite a Dallas, in Texas, nel 1952. Poteva muovere solo la testa, il collo e la bocca e la macchina lo ha tenuto in vita per decenni.
A cura di Eleonora Panseri
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Foto Twitter @Danlaw83
Foto Twitter @Danlaw83

Paul Alexander, conosciuto come ‘l'uomo dal polmone d'acciaio' o ‘Polio Paul', è morto a 78 anni, dopo averne trascorsi 70 rinchiuso in un polmone d'acciaio. A dare la notizia sono stati i quotidiani esteri. Il 78enne era rimasto paralizzato dopo essere stato colpito dalla poliomielite a Dallas, in Texas, nel 1952.

A causa della grave malattia infettiva, Paul era rimasto paralizzato e poteva muovere solo la testa, il collo e la bocca. I medici avevano deciso così di tenerlo in vita grazie a un polmone d'acciaio che gli ha permesso di sopravvivere per 70 anni. Purtroppo, come si legge su un aggiornamento sulla sua pagina GoFundMe di ieri, martedì 12 marzo, l'uomo è deceduto il giorno precedente.

Paul Alexander (foto Gofund me)
Paul Alexander (foto Gofund me)

Nell'aggiornamento si legge: "Paul Alexander, ‘l'uomo dal polmone d'acciaio', è morto ieri. Dopo essere sopravvissuto alla poliomielite da bambino, ha vissuto per oltre 70 anni all'interno di un polmone d'acciaio. In tutti questi anni Paul è andato al college, è diventato avvocato e autore di pubblicazioni. La sua storia ha viaggiato in lungo e in largo, influenzando positivamente persone in tutto il mondo. Paul è stato un modello incredibile che continuerà a essere ricordato. Paul, ci mancherai ma sarai sempre ricordato. Grazie per aver condiviso la tua storia con noi".

Anche il fratello del 78enne, Philip, ha deciso di dedicare un pensiero a ‘Polio Paul': "Sono così grato a tutti coloro che hanno donato qualcosa per la raccolta fondi di mio fratello. Gli ha permesso di vivere i suoi ultimi anni senza stress. Pagherà anche il suo funerale in questo momento difficile. È assolutamente incredibile leggere tutti i commenti e sapere che così tante persone sono state ispirate da Paul. Sono così grato".

La poliomielite è una contagiosa malattia infettiva provocata da tre tipi di polio-virus (1, 2 e 3) appartenenti alla famiglia degli enterovirus, e può provocare la paralisi del midollo spinale e del tronco cerebrale. Dopo una sintomatologia iniziale fatta da infiammazione alla golafebbrestanchezzanausea e mal di testa e stomaco, il poliovirus finisce per colpire il sistema nervoso centrale e distruggere le cellule neurali.

Tutto questo causa una paralisi a livello muscolare che può rendere molto faticosi i movimenti al punto da impedirli del tutto. Nei casi più gravi il virus riesce addirittura a paralizzare i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria, di ingestione e di parola. La diffusione della polio ha raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21mila casi registrati. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre 8mila casi. L'ultimo caso americano risale al 1979, mentre nel nostro paese è stato notificato nel 1982.

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