Guerra in Ucraina

Missili su Kharkiv, strage di civili. E Trump accusa l’Ucraina: “Putin ha motivo di bombardare”

La guerra in Ucraina non si ferma. Kharkiv subisce l’attacco più violento dall’inizio della guerra: almeno 5 morti, tra cui un bimbo. Trump accusa Kiev per i raid con droni in Russia: “Hanno dato a Putin una scusa per colpirli”. Possibile incontro del Presidente USA con Zelensky al G7 in Canada.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo gli attacchi di ieri a Kiev, anche la città di Kharkiv ha vissuto una delle notti più drammatiche dall’inizio dell’invasione russa dell'Ucraina. Secondo quanto riferito dal sindaco Igor Terekhov, si è trattato dell’attacco più violento mai subito finora: una raffica simultanea di missili, droni e bombe guidate ha devastato diversi quartieri della città. In un’ora e mezza si sono udite almeno 40 esplosioni, mentre la minaccia dei droni russi restava alta.

Il bilancio provvisorio è tragico: almeno cinque vittime, tra cui un bambino di appena 18 mesi. "Abbiamo subito gravi danni", ha confermato Terekhov, precisando che tre edifici residenziali sono stati colpiti direttamente. In rete circolano filmati che mostrano interi palazzi avvolti dalle fiamme, a testimonianza della violenza e della brutalità dell’attacco. Secondo le autorità locali, nella notte le forze russe hanno lanciato 48 droni, due missili e quattro bombe contro obiettivi civili.

Trump tra sanzioni, droni e timori di escalation: "Putin ha avuto una scusa per reagire"

Nel frattempo, dagli Stati Uniti arrivano dichiarazioni contrastanti del presidente Donald Trump, che ha espresso la sua posizione su più fronti legati al conflitto. In un’intervista a bordo dell’Air Force One, ha annunciato che potrebbe imporre ulteriori sanzioni alla Russia "se necessario". "Se penso che Mosca non voglia trovare un accordo o non intenda fermare il bagno di sangue, allora prenderò provvedimenti", ha spiegato, aggiungendo che, pur esistendo un disegno di legge bipartisan in Senato, sarà lui a decidere se applicarlo o meno: "È una mia opzione, non ho ancora scelto".

Ma Trump ha anche criticato aspramente la strategia militare ucraina, in particolare gli attacchi con droni oltre il confine russo. "Hanno dato a Putin una ragione per entrare e bombardarli senza pietà", ha affermato. "Quando l’ho visto, ho pensato: adesso ci sarà una rappresaglia". Una posizione che conferma la sua linea prudente e critica nei confronti di un’escalation del conflitto.

Verso il G7 in Canada: si lavora per un incontro Ucraina-USA

Mentre la guerra continua a infuriare, Kiev guarda al vertice del G7 in programma in Canada dal 15 al 17 giugno come a una tappa diplomatica cruciale. L’Ucraina sta infatti tentando di organizzare un incontro bilaterale tra il presidente Volodymyr Zelensky e Donald Trump. Lo ha rivelato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, sottolineando che la recente visita a Washington è servita anche come fase preparatoria in vista del possibile faccia a faccia.

"Credo che l’incontro a margine del G7 sia uno degli obiettivi principali e uno dei passaggi più importanti che stiamo pianificando", ha dichiarato Yermak alla televisione nazionale, secondo quanto riportato dall’agenzia Ukrinform. L’appuntamento potrebbe rivelarsi determinante non solo per il rafforzamento del sostegno americano, ma anche per definire nuove strategie diplomatiche in un conflitto che continua a minacciare la stabilità globale. In questo contesto, Trump ha ribadito una speranza condivisa da molti: "Spero che questa guerra non sfoci in un conflitto nucleare".

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