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Migranti, l’Austria annuncia controlli ai valichi con l’Italia

Vienna ha annunciato che saranno svolti controlli per limitare il flusso dei migranti sui valichi con l’Italia di Tarvisio, Brennero e Resia. Dodici i punti sul confine meridionale che saranno presidiati.
A cura di Susanna Picone
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Il governo austriaco ha annunciato che saranno svolti controlli per limitare il flusso dei migranti sui valichi con l'Italia di Tarvisio, Brennero e Resia. Sono 12 i valichi sul confine meridionale che saranno presidiati. La notizia, anticipata già qualche giorno fa, è stata confermata oggi dal ministro degli Interni Johanna Mikl Leitner ed il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil. Vienna ha spiegato che l'intervento di controllo ai valichi con l'Italia prevede più ordini d'azione. Si tratta del presidio classico delle frontiere, con punti di osservazione. Ai valichi l'attenzione sarà rivolta al traffico dei veicoli, dei treni e delle persone. Degli appositi nuclei di intervento saranno impiegati eventualmente per impedire l'intrusione di gruppi di persone che dovessero fare uso della forza. Infine si afferma che controlli adeguati saranno svolti anche nelle zone a ridosso della frontiera.

Juncker: “Non sono a favore della chiusura delle frontiere” – Il ministro Johanna Mikl-Leitner ha detto che “in virtù della particolare storia legata al confine del Brennero la cooperazione sarà molto intensa ma resta chiaro che, se necessarie da parte del management, saranno installate anche recinzioni”. Nell'incontro con i governatori Ugo Rossi (Trentino), Arno Kompatscher (Alto Adige) e Guenther Platter (Tirolo), il ministro austriaco ha sottolineato che il sistema di controllo già esistente a Spielfeld tra Austria ed Ungheria “dovrà essere esteso anche ad altri valichi”. Per il governatore altoatesino Kompatscher la reintroduzione dei controlli alle frontiere è “sgradevole ma necessaria come misura temporanea in una situazione di crisi”. “Non sono a favore della chiusura delle frontiere in Unione europea, la trovo aberrante, o siamo un continente vero o siamo un insieme che si chiude in categorie nazionali”, ha detto invece il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.

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