Migranti, Hollande: “Il campo d’accoglienza di Calais va smantellato”

Alla sua prima visita ufficiale a Calais, la città marittima che costituisce il confine con il Regno Unito al centro della polemica nelle ultime settimane a causa delle problematiche relative all'accoglienza di migliaia di migranti che, secondo lo stesso Hollande, starebbero creando numerosi problemi alla quiete pubblica.
Non appena messo piede a Calais, il presidente della Repubblica francese ha dichiarato: "Dobbiamo smantellare completamente, definitivamente il campo. Il governo andrà fino in fondo". Rivolgendosi poi agli inglesi, anch'essi parte in causa del problema essendo la cittadina parte di quel confine spezzato dal tunnel della Manica, Hollande ha precisato che anche il governo inglese dovrebbe dare una mano e prendere parte "allo sforzo umanitario che la Francia compie qui e continuerà a compiere domani". Insomma, nonostante il Regno Unito cerchi di sfuggire alle proprie responsabilità e abbia promosso il referendum Brexit proprio per arginare il problema dell'immigrazione "selvaggia" che passa dal confine francese, decidendo quindi di uscire dall'Unione per preservare la cittadinanza locale, Hollande interviene a gamba tesa ricordando agli inglesi i proprio doveri: "Non è perché il Regno Unito ha preso una decisione sovrana che questo lo svincola dai suoi obblighi nei rapporti con la Francia".
Il tema dell'immigrazione e dello smantellamento del campo di Calais è al centro della campagna elettorale presidenziale e i candidati si scontreranno sempre più da qui al giorno delle elezioni, previste intorno alla fine di aprile. Al momento, comunque, a Calais stanno proseguendo i lavori per la costruzione del cosiddetto "Great Wall", ovvero il muro anti-immigrati alto 4 metri e lungo un chilometro circa finanziato dal Governo Inglese che sorgerà vicino al tanto contestato campo d'accoglienza francese e che dovrebbe servire a bloccare i migranti irregolari che cercano di arrivare sul suolo inglese per vie traverse.