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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Migliaia di bambini uccisi o feriti a Gaza e in Cisgiordania: l’ONU inserisce Israele nella “black list”

Le Nazioni Unite confermano Israele nella lista nera per gravi violazioni contro i bambini nei territori occupati. Nel 2024, oltre 1.200 bambini palestinesi sono stati uccisi a Gaza e Cisgiordania, con un aumento drammatico della violenza. I dati non tengono conto delle stragi del 2025.
A cura di Davide Falcioni
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Per il secondo anno consecutivo le Nazioni Unite hanno inserito Israele nella loro "lista nera" dei Paesi responsabili di gravi violazioni dei diritti dei bambini in zone di conflitto armato. Questo avviene mentre il conflitto nella Striscia di Gaza si protrae ormai da quasi 20 mesi, con un drammatico aumento delle violenze contro i minori, uccisi a decine di migliaia dai missili e dalle insopportabili condizioni imposte da Tel Aviv.

Nel rapporto annuale presentato ieri, l’ONU ha denunciato livelli "senza precedenti" di violenza contro i bambini nel 2024, sottolineando come la Striscia di Gaza e la Cisgiordania occupata siano le aree con il maggior numero di violazioni commesse dall’esercito israeliano. Complessivamente, nel solo territorio palestinese e in Israele, sono state registrate 8.554 gravi violazioni contro quasi 3.000 bambini, la stragrande maggioranza dei quali palestinesi (15 sono israeliani).

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In particolare, l’ONU ha confermato la morte di almeno 1.259 bambini palestinesi e il ferimento di 941 nella Striscia di Gaza, sottoposta a incessanti bombardamenti israeliani dall’ottobre 2023, quando il gruppo Hamas ha lanciato un attacco nel sud di Israele. Il Ministero della Salute di Gaza ha però segnalato cifre ben più alte, e l’ONU sta ancora verificando le informazioni su altri 4.470 bambini uccisi nel 2024 nel territorio assediato; a questi, vanno sommati i minori uccisi nel 2025 dalle bombe, dalla fame, dalla sete e dalle malattie.

Nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, sono stati accertati 3.688 casi di violazioni, con 97 bambini palestinesi uccisi. Nel complesso, il rapporto evidenzia un aumento del 25% delle gravi violazioni a livello globale rispetto all’anno precedente, ma è proprio la situazione nei territori palestinesi occupati da Israele a rappresentare uno dei capitoli più drammatici.

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Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha espresso "profondo sconcerto" e si è detto  "inorridito dall'intensità delle gravi violazioni contro i bambini nei Territori palestinesi occupati e in Israele", citando l'uso diffuso di armi esplosive nelle aree popolate. Guterres ha chiesto a Israele di rispettare il diritto internazionale che impone protezioni speciali per i bambini, la salvaguardia di scuole e ospedali, e l’obbligo di evitare attacchi indiscriminati che colpiscano civili innocenti. Non è arrivato alcun commento immediato da parte della missione israeliana all’ONU.

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