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Massacro in Francia, i primi sospetti cadono sul fratello del capofamiglia

La polizia britannica ha fatto sapere che ci sarebbe stata una lite per soldi tra l’uomo rimasto ucciso nella sua auto sulle Alpi francesi e suo fratello. Ogni pista, in ogni caso, sarà esplorata. La bimba miracolata non ha saputo fornire altri dettagli.
A cura di Susanna Picone
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La polizia britannica ha fatto sapere che ci sarebbe stata una lite per soldi tra l’uomo rimasto ucciso nella sua auto sulle Alpi francesi e suo fratello. Ogni pista, in ogni caso, sarà esplorata. La bimba miracolata non ha saputo fornire altri dettagli.

All’indomani della terribile strage avvenuta ad Annecy, sulle Alpi francesi, spunta una pista che riguarderebbe la stessa famiglia di quella massacrata. A morire, infatti, sono stati tre componenti di una famiglia britannica in vacanza in Francia più un ciclista, ucciso nelle vicinanze. Salve solo le due bambine, una di otto anni che è ancora in ospedale ma che non desta particolari preoccupazioni e l’altra, la più piccola, di soli quattro anni che per ore e ore si è nascosta, restando immobile, sotto i cadaveri dei suoi familiari. I poliziotti francesi, che avevano isolato la scena del crimine, non l’avevano neppure vista. Il capofamiglia identificato dalla polizia come Saad al-Hilli, 50enne di Baghdad ma da anni residente nella contea di Surrey alla periferia di Londra, avrebbe avuto uno scontro con suo fratello per questioni di soldi. Questo è quanto affermato dal procuratore francese incaricato delle indagini, Eric Maillaud, il quale ha spiegato che questa informazione è arrivata dalla polizia britannica e che quindi il fratello della vittima dovrà essere interrogato molto a lungo e che ogni pista sarà seguita meticolosamente. Secondo alcune fonti potrebbe esserci stato anche più di un assassino.

Presto sarà ascoltata la bambina più grande – Dalla stampa inglese arriva anche notizia che lo stesso capofamiglia ucciso sarebbe stato in passato spiato dagli 007 britannici, rivelazione non commentata comunque dagli stessi servizi di intelligence. In attesa che sia possibile interrogare la figlia più grande è stata ascoltata ieri sera la piccola di quattro anni dalla quale però non è arrivata nessuna informazione che possa chiarire la terribile vicenda che ha coinvolto i suoi genitori e la nonna: il procuratore di Annecy ha spiegato che la bambina non ha saputo fornire dettagli utili. È chiaro che gli investigatori non possono che essere cauti con le dichiarazioni della piccola: “Dobbiamo essere estremamente attenti in merito alle dichiarazioni di una bambina traumatizzata”, le parole di Eric Maillaud.

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