Martin Schulz è il nuovo Presidente del Parlamento Europeo

Il deputato socialdemocratico Martin Schulz è stato eletto oggi alla guida del Parlamento europeo con 387 voti, raggiungendo già al primo turno la maggioranza assoluta delle preferenze, cioè oltre il 50% dei voti. Tutto da copione insomma, visto che l'elezione del tedesco si inserisce nella periodica alternanza dei gruppi parlamentari europei alla guida dell'assemblea di Strasburgo. Schulz ha battuto il conservatore Nirj Deva e la liberaldemocratica Diana Wallis, i due inglesi che hanno ottenuto rispettivamente 142 e 141 voti. Il nuovo Presidente sostituisce il polacco Jerzy Buzek eletto dune anni e mezzo fa come esponente del Partito Popolare europeo.
Schulz molto noto in Italia per il famoso scontro che ebbe con l'allora Premier Silvio Berlusconi che, presente al Parlamento europeo come presidente di turno della Ue, lo propose per il ruolo di Kapò in un film che stava producendo, scatenando le proteste dell'Aula parlamentare. Del resto Schulz è conosciuto nell'ambiente per i suoi interventi molto duri e le prese di posizione come conferma anche il suo discorso di insediamento post votazione. "Bisogna dire un no chiaro al sistema delle agenzie di rating" ha esordito Schulz con riferimento alla serie di downgrade di questi giorni, e avanzando i sospetti di un possibile complotto contro l'Europa, "cresce il sospetto che anonime agenzie con sede a New York siano più potenti di governi democraticamente eletti" ha tuonato il neo Presidente. Ma Schulz non ha risparmiato neanche i governi nazionali dell'Europa colpevoli, a suo dire, di sminuire il ruolo del Parlamento europeo con la serie di vertici che sembrano far "ritornare ad un periodo superato, quello del Congresso di Vienna".
In molti prevedono una Presidenza difficile anche perché, nonostante l'accordo tra i partiti e l'elezione al primo turno, Martin Schulz risulta comunque eletto con molti meno voti rispetto ai predecessori e dunque avrà una buona parte del Parlamento contro. A confermare che i conti non tornano è anche un deputato italiano del Ppe, Potito Salatto, esponente di Fli, che sottolinea come all'appello mancano molti voti, e lo sguardo va subito ai tanti Popolari di destra che non gradiscono un socialista come Schulz. Ma gli equilibri politici a Strasburgo sono molto complicati visto che è tempo di rielezioni anche per 14 vicepresidenti e 5 questori e le dinamiche riguardano anche i Paesi di provenienza degli eletti. Il neo nominato dovrà essere il Presidente di tutti come chiedono dai banchi dei Partito Popolare e Schulz dovrà giocoforza attenuare i suoi toni. Del resto il deputato tedesco è un europeista convinto e la sua famiglia di origine, come più volte ha ribadito, era un mix perfetto tra padre socialista e madre democristiana.